SPUNTANO DOCUMENTI SEGRETI SULLA MORTE DEL GIORNALISTA SAUDITA KHASHOGGI
Spuntano documenti segreti che potrebbero inchiodare il Principe saudita Mohammed Bin Salman nell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi ucciso nell’ambasciata del paese arabo in Turchia. Dopo queste rivelazioni restano ancora aperte alcune domande sull’opportunità o meno della visita di Matteo Renzi in Arabia Saudita in cui intervistava proprio il Principe saudita.
Gli assassini del giornalista saudita Jamal Khashoggi hanno utilizzato due jet privati di proprietà di Sky Prime Aviation, una compagnia che appartiene al principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, secondo quanto riportato dalla CNN, che cita documenti “top secret” ottenuti via Internet.
Secondo la notizia, i documenti sono stati archiviati in relazione a una causa civile canadese a inizio dell’anno e sono stati firmati dal ministro saudita che “ha trasmesso gli ordini del principe ereditario”.
“Secondo le istruzioni di sua altezza il principe ereditario”, scriveva il ministro, citato dalla CNN, “approva immediatamente il completamento delle procedure necessarie per questo”.
Secondo quanto riferito, il documento rivelerebbe come la proprietà di Sky Prime Aviation fosse stata trasferita nel fondo sovrano da 400 miliardi di dollari del paese nel 2017, il cosiddetto Fondo per gli investimenti pubblici. Quindi, secondo la CNN, gli assassini hanno usato aerei della compagnia nell’assassinio di Khashoggi.
“Lui [il principe ereditario saudita] avrebbe seguito [la compagnia] e sarebbe stato a conoscenza di come veniva usata”, ha detto Dan Hoffman, l’ex direttore della divisione Medio Oriente della CIA, citato dalla CNN. “Ed è solo una prova più potenziale che fosse al corrente di questo. Che è sempre stata la contesa. Questa è solo un’ulteriore prova di ciò.”
Faisal Gill, un rappresentante dell’ex fidanzata di Khashoggi nella causa federale contro il principe ereditario, ha detto alla CNN che “qualsiasi prova che fondamentalmente lega MBS e altri, specialmente in modo diretto, crediamo sia estremamente importante”.
Khashoggi, un insider di Riad, è scomparso nell’ottobre 2018 dopo essere entrato nell’ambasciata saudita a Istanbul, in Turchia. Negando inizialmente qualsiasi conoscenza di dove si trovasse, Riad in seguito ha ammesso che il giornalista era stato ucciso all’interno del consolato.
Il regno saudita ha sempre negato le accuse secondo cui i membri della famiglia reale, e in particolare Bin Salman, fossero collegati all’assassinio di Khashoggi. Nel settembre 2020, il tribunale penale saudita ha emesso pene detentive per otto sospetti.
Mercoledì, Axios ha riferito che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ha affermato di aver letto un rapporto di intelligence che dovrebbe essere pubblicato giovedì e che coinvolge il principe ereditario saudita nell’omicidio di Khashoggi, chiamerà il re saudita, Salman bin Abdulaziz Al Saud.
Da circa 24 ore su Twitter è in tendenza l’hashtag #RenziRispondi. L’hashtag è legato alla visita di Matteo Renzi a Riad, dove ha tenuto una sorta di lectio ben pagata proprio dal principe ereditario – ben incensato da Renzi durante la lectio.
Il caso aveva suscitato un po’ di sconcerto nell’opinione pubblica, ma siccome erano i giorni in cui si tentava di formare il governo Draghi dopo che proprio il leader di Italia Viva aveva fatto cadere quello di Conte, tutto era stato rimandato a dopo.
Renzi stesso aveva promesso una conferenza stampa sull’accaduto, ma dopo la nomina del nuovo presidente del Consiglio.
Oggi le persone su Twitter gli chiedono conto: #RenziRispondi.
da Sputnik