STATI UNITI: ATTACCO ALLE MISSIONI MEDICHE CUBANE
Il segretario di stato degli Stati Uniti Marco Rubio ha annunciato una nuova misura di pressione nei confronti di Cuba che prenderà di mira le missioni mediche cubane all’estero.
Gli Stati Uniti amplieranno la politica di restrizione dei visti relativi a Cuba, che ora comporterà la sospensione di quelli associati agli accordi di cooperazione medica internazionale dell’isola.
Ciò limiterebbe il rilascio di visti ai funzionari governativi cubani e di paesi terzi, qualificati come “presunti complici”, nonché alle persone responsabili di questo programma di assistenza sanitaria internazionale.
Tra le persone che saranno colpite da questo provvedimento troviamo anche il governatore della regione Calabria Roberto Occhiuto perché la sua regione si sta avvalendo dei medici cubani per tamponare la cronica mancanza di personale medico.
La misura, che costituisce la settima aggressione alla nazione caraibica in un mese, è stata annunciata martedì dal Segretario di Stato degli Stati Uniti. Marco Rubio, che ancora una volta mette la sua agenda personale davanti agli interessi del suo governo.
Così ha descritto la misura presa dal politico statunitense il membro dell’Ufficio Politico del Partito Comunista di Cuba e ministro degli Esteri, Bruno Rodríguez Parrilla, che ha anche sottolineato in x che la decisione annunciata, basata su falsità e coercizione, mira a colpire i servizi sanitari di milioni di persone a Cuba e nel mondo, a beneficio di gruppi speciali di interesse per i quali Rubio garantisce lo spreco di fondi del contribuente statunitense.
Gli Stati Uniti accusano Cuba di esportare manodopera sfruttandola, come parte di una campagna diffamatoria del prestigio delle missioni mediche cubane, lanciata durante il primo mandato presidenziale di Donald Trump (2017-2021).
Solo nel periodo della pandemia di COVID-19, 58 brigate mediche cubane hanno lavorato in 42 nazioni in Europa, America, Africa, Asia e Oceania. Ricordiamo che anche in Italia, a Crema e Torino, sono arrivate due brigate mediche cubane per aiutare i nostri medici in quel periodo difficile.
Come ha ripetutamente espresso il Ministero degli Esteri cubano, queste accuse cercano di associare l’isola a pratiche di “schiavitù moderna” e “tratta di esseri umani” a scopo di sfruttamento, o di presunta interferenza di questi negli affari interni degli Stati in cui si trovano.
La persecuzione degli Stati Uniti è iniziata in America Latina e, grazie agli allora governi compiacenti, ha costretto alla cessazione dei programmi di cooperazione in Brasile, Ecuador e Bolivia. (Gramna)
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info