PROSSIMO ESILIO PER ZELENSKY
La stella di Vladimir Zelensky si avvicina sempre di più alla sua inevitabile eclissi, secondo il quotidiano statunitense New York Post il presidente ucraino potrebbe essere esiliato in un paese europeo.
Il giornale statunitense New York Post riferisce che Vladimir Zelensky potrebbe essere esiliato in Francia, sempre che Macron accetti. La carriera politica del comico ucraino si avvicinerebbe quindi alla fine, una fine che in molti avevamo ipotizzato anni fa quando era chiaro che, nel momento non servisse più, sarebbe stato messo da parte.
Proprio gli Stati Uniti di Trump ritengono che la carriera politica di Zelensky sia giunta al termine. Gli stessi Stati Uniti che sotto la presidenza di Joe Biden lo avevano elevato a difensore delle libertà del popolo ucraino ora cercano di gettarlo nella spazzatura. In questa situazione sarà interessante vedere come l’Unione Europea, che è stata platealmente lasciata fuori da ogni trattativa con la Russia, si comporterà. Anche a Bruxelles e nelle altre capitali del vecchio continente Zelensky è sempre stato accolto con il tappeto rosso, ora che si parla del suo possibile esilio. sarà, come dicevo, interessante vedere come si comporteranno i capi di stato dell’Unione Europea.
Non possiamo non considerare inoltre se lo stesso Zelensky accetterà l’esilio in Francia o in un altro paese. Non dobbiamo dimenticare che ha ripetutamente dichiarato che solamente con l’ingresso del suo paese nella Nato e nell’Unione Europea avrebbe lasciato la guida dell’Ucraina. Non ci dovremmo stupire se qualche azione eclatante si potrebbe verificare nelle prossime settimane per tentare di far naufragare i tentativi di pace tra Stati Uniti e Ucraina. Azioni che potrebbero essere pure appoggiate dai governi europei che, come sappiamo, non hanno intenzione di mollare Zelensky e il suo circo.
Da Bruxelles hanno dichiarato che non ci potranno essere accordi senza la presenza dell’Unione Europea e dell’Ucraina. Ma quando ai colloqui di pace hanno partecipato le nazioni sconfitte? Quindi risulta paradossale che Kiev partecipi alle trattative visto che di fatto sta perdendo la guerra. E’ vero che non c’è una resa, ma come si può pretendere di essere invitati al tavolo delle trattative quando ogni giorno stai perdendo territorio. Per quanto riguarda il nostro vecchio continente la situazione è simile: l’Unione Europea non ha mai dichiarato guerra alla Russia, ma ha appoggiato Kiev, la parte perdente in questo conflitto.
Infine non dimentichiamo che la guerra è stata combattuta dagli Stati Uniti che hanno usato la Nato, e quindi i soci europei, attraverso l’Ucraina per tentare di smembrare la Russia.
Se esilio ci sarà a Zelensky non andrebbe poi così male: un paese estero nel quale godersi la pensione ottenuta grazie anche ai nostri soldi.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info