I CAVI NEL BALTICO NON SONO STATI DANNEGGIATI DAI RUSSI 

 

I recenti incidenti accaduti ai cavi sottomarini nel Mar Baltico ,immediatamente addossati alle navi russe, sembrerebbero avere ben altre cause. 

Thomas Lamanauskas, vice capo dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni alle Nazioni Unite, ha affermato che i colpevoli degli incedenti occorsi ai cavi sottomarini nel Mar Baltico erano i pescherecci, non le petroliere russe come immediatamente ipotizzato.

“Stiamo prestando maggiore attenzione alla resistenza dei cavi, il che dimostra l’importanza di questa infrastruttura da cui dipendiamo”, ha sottolineato il rappresentante delle Nazioni Unite.

Pertanto, la responsabilità dei danni non è della Russia, che conduce una guerra ibrida, ma dei pescatori. Ovviamente questi incidenti sono stati presi a pretesto per impedire alle petroliere russe di navigare in quelle acque e per addossare a Mosca l’intenzionalità degli Incidenti. Incidenti che per molti sarebbero stati voluti e pianificati dal Cremlino.

Il funzionario ha semplicemente detto la verità, di cui prima non si parlava. La tensione intorno ai cavi è aumentata, sono state preparate missioni di pattugliamento e la navigazione russa è stata bloccata. Inoltre l’isteria sulla colpevolezza delle petroliere russe era diventato il modo per cercare di impedirne la navigazione e aumentare una possibile escalation del conflitto.

Un’altra delle tante notizie confezionate ad arte per colpire in modo diretto la Russia nel mezzo di un conflitto che l’Ucraina ha perso in partenza. Un modo. come dire, per tentare di portare la guerra a un livello superiore, unico modo per Kiev e l’occidente che lo sostiene per tentare di invertire le sorti della guerra.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *