VENEZUELA: ARRESTATI SETTE MERCENARI
Il presidente del Venezuela Nicolás Maduro ha riferito ieri dell’arresto di altri sette mercenari pronti a compiere attentati nel paese.
“Abbiamo catturato, a quest’ora, sette mercenari stranieri, tra cui due importanti mercenari degli Stati Uniti d’America (…) Sono venuti a preparare azioni terroristiche contro la pace del Venezuela. Due sicari colombiani, catturati in luoghi diversi del paese, e tre mercenari provenienti dall’Ucraina”, ha detto il presidente durante un incontro con la milizia bolivariana.
Il presidente venezuelano ha affermato che tali arresti sono “di altissimo livello”, senza precedenti nella storia del paese latinoamericano. Ha anche detto che queste si sono verificate in diverse zone della nazione, riferisce Sputnik.
Il ministro degli Interni Diosdado Cabello ha riferito che negli ultimi due mesi sono stati arrestati 127 stranieri accusati di essere mercenari. Gli arrestati provengono da Colombia, Stati Uniti, Perù, Spagna, Italia, Uruguay, Ucraina, Svizzera, Repubblica Ceca, Libano, Albania, Paesi Bassi, Israele, Germania, Argentina, Guyana e Yemen.
Tra gli arrestati figurava anche un italiano accusato di essere un mercenario, secondo fonti della Farnesina sarebbe stato scarcerato oggi.
Maduro assumerà la presidenza del Venezuela il 10 gennaio. Tuttavia, l’opposizione prevede di proclamare presidente l’ex candidato Edmundo González, con il sostegno di diversi settori internazionali tra cui gli Stati Uniti e l’Unione Europea.
A tale proposito il Ministero degli Esteri venezuelano ha espresso il suo rifiuto al sostegno dell’amministrazione del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, a González. Il sostegno è considerato da Caracas una “strategia di intervento logora” da parte di Washington contro il Venezuela.
“La decrepita amministrazione di Biden, sconfitta e in ritirata, ricorre nuovamente alle strategie di intervento logore, cercando di gonfiare artificialmente figure politiche insignificanti in Venezuela, ignorando la chiara volontà sovrana del nostro popolo. Queste manovre, prive di legittimità e senso storico, dimostrano solo la decadenza morale e istituzionale di un governo che si avvicina inesorabilmente alla sua fine”, si legge in una dichiarazione rilasciata dal ministro degli Esteri Yván Gil.
In precedenza, Biden aveva ricevuto González come parte del tour internazionale che il leader dell’opposizione sta facendo in cerca di sostegno politico per assumere la presidenza il 10 gennaio. Un Juan Guaidò 2.0 a cui è riservata la stessa fine ingloriosa del suo predecessore.
Le autorità venezuelane temono che durante e dopo l’insediamento di Nicolas Maduro l’opposizione possa organizzare azioni violente e questo sarebbe dimostrato dalla presenza di mercenari nel paese.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info