Unione EuropeaUnione Europea

NUOVO PACCHETTO DI SANZIONI CONTRO LA RUSSIA: UN “COLPO DI STATO” CONTRO L’INDUSTRIA EUROPEA

 

L’Unione Europea continua imperterrita ad approvare pacchetti di misure sanzionatorie contro la Russia, siamo arrivati a quindici, ma i risultati, nei confronti di Mosca, stentano a vedersi, mentre sono evidenti nelle economie dei paesi europei.

Il Consiglio dell’Unione europea ha approvato un nuovo pacchetto di sanzioni, il quindicesimo, contro la Russia, Il nuovo pacchetto di sanzioni intende colpire diverse entità economiche e individui con l’obiettivo di limitare le capacità del complesso militare industriale russo e le entrate del suo settore energetico. 

Nell’elenco dei sanzionati si contano 54 persone e 30 entità economiche, principalmente società di difesa e compagnie di navigazione, che sono responsabili di “minare o minacciare l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina”. Tra le imprese sanzionate figurano anche diverse aziende cinesi che forniscono componenti per droni e microelettronica” alla Russia.

Riguardo al nuovo pacchetto di sanzioni approvato dal Consiglio d’Europa il capo del Consiglio tedesco per la costituzione e la sovranità, Ralph Niemeyer, ha dichiarato  a Sputnik che la continua applicazione delle sanzioni da parte dell’Unione europea contro la Russia danneggia gli Stati membri che ancora importano idrocarburi russi ed è paragonabile a un “colpo di stato” contro l’industria europea.

“Questo è pazzesco. È come un colpo di stato contro la nostra stessa industria. È inspiegabile. Continuiamo a comprare petrolio russo e lo importiamo attraverso l’India. È una situazione assurda e penso che tutte queste sanzioni abbiano solo complicato la vita, ma non hanno avuto alcun effetto politico in Russia”, ha dichiarato Ralph Niemeyer.

Dopo l’imposizione delle sanzioni, la Russia ha iniziato a produrre molti prodotti per conto proprio. Ora, anche le aziende europee sono desiderose di tornare sul mercato russo, ha detto Niemeyer a Sputnik, aggiungendo che questa situazione dimostra che le sanzioni “non impressionano più nessuno”.

L’11 dicembre, la presidenza ungherese dell’Unione Europea ha annunciato che gli ambasciatori degli Stati membri avevano concordato il quindicesimo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia, che è stato approvato il 16 dello stesso mese. Il ministro degli Esteri olandese Caspar Veldkamp ha dichiarato che il nuovo pacchetto di sanzioni punta alla “flotta ombra” russa.

Come appare evidente a tutti meno a coloro che siedono sulle sedie delle istituzioni europee le sanzioni hanno effetti molto marginali sull’economia di Mosca, mentre stanno progressivamente distruggendo le economie dei paesi europei. Ma nonostante l’evidenza a Bruxelles si continua con questa politica che porterà al suicidio economico del vecchio continente rendendolo sempre più dipendente dagli Stati Uniti. 

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *