POSSIBILI CONCESSIONI TERRITORIALI IN CAMBIO DELLA FINE DEL CONFLITTO IN UCRAINA
I membri europei della NATO sono interessati a una soluzione negoziale nel conflitto tra Russia e Ucraina che potrebbe comportare concessioni territoriali, anche se il regime di Kiev si oppone.
Secondo il Washington Post i funzionari europei e della NATO riconoscono che questa idea non stia suscitando più tanto stupore tra gli alleati.
I funzionari intervistati dal giornale hanno affermato che l’idea di cedere parte del territorio ucraino per arrivare alla fine del conflitto non provoca più tanto stupore tra gli alleati.
Nonostante il sostegno che i leader occidentali hanno apertamente espresso al regime di Kiev, secondo Camille Grand, ex vice segretario generale della NATO, ora c’è piena consapevolezza che “i negoziati potrebbero arrivare prima” del previsto e che potrebbero “implicare concessioni da entrambe le parti”.
Tuttavia, sono lontani dall’essere d’accordo su un possibile accordo di pace. Per Grand, ci sono “50 sfumature di grigio” su come potrebbero svolgersi i negoziati.
Inoltre, le pressioni su questo argomento sono aumentate dalla rielezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti, dato che durante la sua campagna elettorale ha mantenuto la sua posizione di porre fine rapidamente al conflitto tra Russia e Ucraina. Secondo Grand, questo ha generato tra gli europei “un grande interrogativo su come la squadra di Trump vorrà gestire la situazione”.
Nel frattempo, i media indicano che l’amministrazione di Joe Biden si sta affrettando a inviare la maggior quantità possibile di aiuti militari a Kiev prima che Trump assuma il mandato, prevedendo che potrebbe avere un approccio diverso da quello attuale.
Da parte sua, il regime di Kiev ha chiarito la sua opposizione a raggiungere qualunque tipo di accordo con Mosca. Questo mercoledì, il consigliere dell’ufficio di Vladimir Zelensky, Mikhail Podoliak, ha scritto nel suo account X che le proposte dell’Occidente per porre fine al conflitto equivalgono a “pace a spese della vittima”.
E’ interessante notare come le opinioni sulla eventuale cessione di territorio ucraino in cambio della fine del conflitto siano cambiate dopo l’elezione di Donald Trump. E’ evidente che le decisioni prese alla Casa Bianca riguardo le sorti di Kiev sono quelle che contano. Cambiano non solo nella Nato, il che non dovrebbe stupire, ma cambiano anche nei soci europei a dimostrazione che la politica estera dell’Unione Europea non si fa a Bruxelles ma a Washington.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info