IN GEORGIA VINCE SOGNO GEORGIANO MA L’OPPOSIZIONE GRIDA AI BROGLI
Nelle elezioni di ieri in Georgia il partito Sogno Georgiano ha vinto con oltre il 50 per cento dei suffragi e, come era prevedibile, l’opposizione filoeuropeista chiede ai georgiani di scendere in piazza per contestare il verdetto delle urne.
Come ampiamente annunciato nei giorni che hanno preceduto le elezioni i partiti di opposizione, se non avessero vinto, non avrebbero riconosciuto il verdetto delle urne e hanno fatto fronte comune nel chiedere ai georgiani di protestare per i presunti brogli.
Elene Joshtaria, una delle leader della Coalizione per il Cambiamento, ha invitato l’opposizione a protestare nelle strade. Ha dichiarato che non rispetta i risultati e ha invitato l’opposizione a manifestare. “Andiamo a combattere per strada. Sarà una lotta nazionale comune, una protesta. Siamo obbligati agli elettori, che hanno scelto il futuro europeo, e non vi rinunceremo”, ha detto, aggiungendo che la forma della protesta, il luogo e altri dettagli saranno annunciati domani.
A lei si è aggiunta Tina Bokuchava, leader del Movimento di Unità Nazionale dell’ex presidente georgiano Mikhail Saakashvili, dichiarando che il suo partito non accetta né riconoscerà i risultati “delle elezioni rubate”. Secondo lei, la vittoria è stata dell’opposizione.
“Lotteremo come mai prima d’ora per recuperare il futuro europeo del nostro paese e non accetteremo i risultati di elezioni rubate. Ci siamo incontrati con i nostri futuri partiti della coalizione filoeuropea, e sono sicura che il prossimo governo sarà di coalizione”, ha affermato.
Anche il leader della Coalizione per il Cambiamento, Nikoloz Gvaramia, ha espresso la sua opposizione al risultato delle elezioni. “Le elezioni sono state rubate. Il governo è stato usurpato nel paese. Sogno Georgiano è l’autore di un colpo di stato costituzionale e ne risponderà definitivamente, ma prima dovranno riconoscere la vittoria dell’opposizione”, ha detto.
Tra i sostenitori dei brogli troviamo anche il partito Georgia Forte che si è unito alla lista delle formazioni politiche che hanno respinto i risultati ufficiali. “Siamo infuriati per ciò che la Commissione Centrale ha osato scrivere. I risultati non riflettono la volontà del popolo georgiano”, ha detto Ana Dolidze, una dei suoi leader.
Alle elezioni si sono presentati il partito Sogno georgiano, che ha governato il paese fino a oggi, sostenitore di relazioni amichevoli con la Russia, e diversi partiti di opposizione, che cercano l’adesione all’Unione europea e condividono i valori occidentali.
In risposta alle dichiarazioni dell’opposizione di manipolazione dei risultati elettorali il primo ministro georgiano, Irakli Kobajidze, ha dichiarato che nonostante le accuse di brogli da parte dell’opposizione il governo verrà formato. Ha poi aggiunto che “la vittoria è così impressionante e ovvia” che “qualsiasi tentativo di parlare di manipolazione elettorale” è “condannata al fallimento”.
Dopo il conteggio del 99,65% dei seggi elettorali, il partito di governo della Georgia Sogno georgiano ha ottenuto il 54,09%, mentre i quattro partiti filo-occidentali dell’opposizione rappresentano invece il 37,58% dei suffragi.
Insomma anche in Georgia quando non vincono i candidati che sostengono le politiche europeiste l’opposizione grida ai brogli seguendo un copione ormai stantio.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
L America è in grosso difficoltà economiche e con la BRICS sarà il colpo finale e cerca di creare caos in tutte le nazione che sono ostile al suo modello economico e politico cercando ogni tanto una guerre sono più di duecento anni che va avanti così credo che il suo tempo è terminato