ITALIA-CINA: GIOCHI DI EQUILIBRISMO SUL FILO DI SETA DELLA BELT AND ROAD

di Herta Manenti

 

Rafforzare il Partenariato Strategico e la Collaborazione Industriale: Gli Obiettivi della Visita di Meloni in Cina

La recente risoluzione adottata durante il terzo plenum del 20° Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, tenutosi il 18 luglio 2024, ha sollevato dibattiti significativi riguardo alla direzione futura dell’economia cinese. Questa risoluzione segna un possibile ritorno all’economia sociale di mercato, un modello che combina intervento statale e meccanismi di mercato. Questo approccio è considerato uno dei migliori processi per evitare la “middle income trap” e garantire una giusta redistribuzione della ricchezza. Tuttavia, va sottolineato che sono proprio le politiche di pressione internazionale, soprattutto da parte degli Stati Uniti, a spingere la Cina sempre più verso questa direzione.

 

Il Contesto del Terzo Plenum del 20° Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese

Il plenum ha sottolineato la necessità di riforme per promuovere l’innovazione tecnologica, la sostenibilità ambientale e la stabilità sociale. L’obiettivo è trasformare l’economia cinese, riducendo la dipendenza dalle esportazioni e aumentando il valore aggiunto dei prodotti. Tuttavia, l’approccio proposto sembra enfatizzare un ruolo più dominante dello Stato nell’economia, richiamando il concetto di “economia sociale di mercato”.

 

Innovazione e Sostenibilità come Pilastri

La risoluzione del plenum enfatizza l’importanza dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità ambientale come motori principali della crescita economica. Questo obiettivo implica una serie di riforme che mirano a:

 

Ristrutturazione Industriale: Promuovere settori ad alta tecnologia e sostenibili.

Evitare la Middle Income Trap: Superare la trappola del reddito medio attraverso l’innovazione.

Stabilità Sociale: Garantire che le riforme economiche non causino disordini interni.

Più Stato, Non Meno Mercato

La risoluzione sembra allinearsi con il modello dell’economia sociale di mercato, che combina la regolamentazione statale con i meccanismi di mercato per raggiungere un equilibrio tra efficienza economica e equità sociale. Questo approccio, che fu alla base del benessere europeo nel dopoguerra, è ora al centro della politica cinese.

 

L’economia sociale di mercato è un concetto che si basa sull’idea che il libero mercato possa essere guidato e regolamentato per promuovere il benessere generale della società. Questo modello, che ha avuto un ruolo cruciale nel risollevare l’Europa del dopoguerra, combina la libertà economica con la giustizia sociale, garantendo che la crescita economica vada di pari passo con la protezione dei diritti dei lavoratori e l’offerta di servizi pubblici essenziali.

 

Pressioni Geopolitiche e Influenza degli Stati Uniti

Le politiche di pressione degli Stati Uniti stanno giocando un ruolo significativo nel dirigere la Cina verso un’economia più regolamentata. Queste politiche includono:

 

Manipolazione dei Mercati Finanziari: Gli Stati Uniti utilizzano le proprie risorse per influenzare negativamente i mercati finanziari cinesi, creando volatilità e incertezza che potrebbero rallentare la crescita economica.

 

Controllo sulle Catene di Fornitura: Limitando l’accesso della Cina a componenti e tecnologie chiave necessarie per sostenere la sua industria tecnologica in crescita, rallentando così la transizione economica.

 

Narrativa Negativa: Gli Stati Uniti utilizzano i media internazionali e le piattaforme diplomatiche per promuovere una narrativa negativa sulla stabilità economica e politica della Cina, cercando di minare la fiducia degli investitori globali nel paese.

 

La presenza militare statunitense nel Mar Cinese Meridionale aggiunge ulteriore pressione, con operazioni mirate a contenere l’espansione cinese nella regione. Gli Stati Uniti stanno anche spingendo l’Unione Europea ad adottare una posizione più critica nei confronti della Cina. Queste pressioni esterne hanno portato la Cina a rafforzare il proprio modello di economia sociale di mercato per proteggere la propria sovranità economica e garantire una crescita sostenibile.

 

Relazioni UE-Cina: Sfide e Opportunità

Le relazioni tra l’Unione Europea e la Cina sono caratterizzate da una complessità intrinseca. L’Europa riconosce l’importanza della Cina come partner commerciale e investitore chiave, ma deve anche fare i conti con le pressioni statunitensi e le proprie preoccupazioni strategiche.

 

Prospettive Future con la Rielezione di Ursula von der Leyen

Con la rielezione di Ursula von der Leyen come presidente della Commissione Europea, le prospettive per le relazioni UE-Cina rimangono incerte. La guerra in Ucraina ha esacerbato le tensioni geopolitiche, rendendo l’UE più cauta nelle sue relazioni con la Cina. Tuttavia, l’Europa continua a cercare un equilibrio tra la cooperazione economica e la difesa dei propri interessi.

 

La Visita della Premier Italiana Giorgia Meloni in Cina

La visita della presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, prevista per fine luglio 2024, rappresenta un passo significativo per rilanciare i legami economici e commerciali tra i due paesi. Meloni si recherà in Cina con una delegazione di imprenditori italiani, con l’obiettivo di promuovere la cooperazione in settori chiave come l’energia, le infrastrutture e la tecnologia.

 

Durante la visita, la premier avrà l’occasione di incontrare il presidente Xi Jinping e l’omologo Li Qiang. Inoltre, vi sarà un business forum cui seguiranno la sigla di varie intese che dovrebbero favorire il riequilibrio delle relazioni economiche bilaterali. Tra i documenti che il governo si auspica di siglare durante la visita, il più importante è certamente il Piano d’azione per il rafforzamento del Partenariato strategico globale 2024-2026. Il negoziato sul documento è sostanzialmente concluso, tranne per l’inserimento chiesto da Pechino di un riferimento allo “spirito della Via della Seta”.

 

Altro obiettivo della visita di Meloni è la conclusione del Memorandum sulla collaborazione industriale fra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il dicastero della Tecnologia cinese. Durante la visita potrebbero essere firmate anche intese su indicazioni geografiche, cooperazione nel settore educazione, sicurezza alimentare e protezione ambientale. A tali documenti potrebbe aggiungersi la possibile sigla di quattro accordi preliminari fra il dicastero guidato da Adolfo Urso e quattro aziende cinesi: Ccig, Jac Motors e Chery, attive nel settore automobilistico, e Ming Yang, leader globale nel comparto eolico.

 

Italia e Cina: Quali Prospettive?

L’Italia è stata il primo e unico paese del G7 a firmare un memorandum d’intesa per aderire alla Belt and Road Initiative nel 2019. Tuttavia, le pressioni internazionali, in particolare da parte degli Stati Uniti, hanno portato a un raffreddamento degli investimenti cinesi in Italia. Tra i documenti che si auspica di siglare, il più importante è il Piano d’Azione per il Rafforzamento del Partenariato Strategico Globale 2024-2026. Nonostante la formalizzazione del recesso dalla BRI, la Cina richiede l’inserimento di un riferimento allo “spirito della Via della Seta” nel documento, cosa che l’Italia cerca di inquadrare nei secolari rapporti tra Oriente e Occidente​ 

Collaborazioni Industriali

L’Italia e la Cina hanno una lunga storia di collaborazioni industriali che abbracciano diversi settori. Ad esempio, la Cina è un importante mercato per le esportazioni italiane di macchinari industriali e prodotti di lusso. Aziende italiane come Fiat Chrysler (ora parte di Stellantis), Pirelli e Fincantieri hanno stabilito forti presenze in Cina, beneficiando dell’accesso al vasto mercato cinese. Fincantieri, in particolare, ha collaborato con partner cinesi per sviluppare progetti navali, tra cui la costruzione di navi da crociera e altre imbarcazioni specializzate. Nel settore energetico, Enel Green Power ha collaborato con partner cinesi per sviluppare progetti di energia rinnovabile.

Un altro esempio di collaborazione è SNAM, che ha stabilito partnership strategiche con controparti cinesi per sviluppare infrastrutture energetiche sostenibili. Questi progetti non solo rafforzano i legami economici tra i due paesi, ma contribuiscono anche allo sviluppo delle rispettive economie.

 

Collaborazioni in Africa

Italia e Cina hanno anche lanciato numerosi progetti congiunti in Africa nell’ambito della Belt and Road Initiative. Questi progetti spaziano dalle infrastrutture alle energie rinnovabili, contribuendo allo sviluppo sostenibile del continente. Le aziende italiane collaborano con partner cinesi per costruire strade, ferrovie e impianti energetici, migliorando la connettività e l’accesso ai servizi essenziali in diverse nazioni africane.

 

Conclusioni

Le relazioni economiche tra l’Italia e la Cina sono di vitale importanza per entrambe le nazioni. Mentre l’Italia cerca di rafforzare la propria economia attraverso l’accesso a nuovi mercati e investimenti, la Cina vede nell’Italia un partner strategico in Europa. La capacità dell’Italia di navigare attraverso le pressioni geopolitiche e di sfruttare le opportunità economiche sarà cruciale per il futuro delle relazioni bilaterali.

 

Herta Manenti – www.occhisulmondo.info

 

 

RISOLUZIONE DEL COMITATO CENTRALE DEL PARTITO COMUNISTA CINESE PER APPROFONDIRE ULTERIORMENTE LE RIFORME PER AVANZARE NELLA MODERNIZZAZIONE DELLA CINA

 

Adottata durante la terza sessione plenaria del 20° Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese il 18 luglio 2024, questa risoluzione mira a implementare i piani strategici del 20° Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese per approfondire ulteriormente le riforme e promuovere la modernizzazione cinese.

 

I. Importanza e Requisiti Generali

La riforma e l’apertura sono state cruciali per il progresso del Partito e del popolo cinese. L’attuale periodo è critico per la costruzione di un grande paese e la promozione del ringiovanimento nazionale attraverso la modernizzazione cinese.

 

II. Costruzione di un’Economia di Mercato Socialista di Alto Livello

L’obiettivo è migliorare il sistema economico socialista, promuovere l’innovazione tecnologica e sostenere l’integrazione tra economia reale e digitale.

 

III. Promuovere lo Sviluppo Economico di Alta Qualità

Viene sottolineata l’importanza di sviluppare nuove forze produttive, favorire l’integrazione tra economia reale e digitale e modernizzare le infrastrutture.

 

IV. Supporto all’Innovazione a Tutto Tondo

Si promuove l’innovazione scientifica e tecnologica, l’educazione di qualità e lo sviluppo di talenti.

 

V. Miglioramento della Governance Macroeconomica

È necessario un coordinamento più stretto tra le politiche macroeconomiche per garantire uno sviluppo sostenibile.

 

VI. Promozione dello Sviluppo Integrato Urbano-Rurale

Si punta a ridurre le disparità tra aree urbane e rurali e a promuovere uno sviluppo equilibrato.

 

VII. Apertura di Alto Livello

L’apertura è una caratteristica fondamentale della modernizzazione cinese. Si promuove l’integrazione con standard internazionali e la riforma del commercio estero.

 

VIII. Promozione della Democrazia Popolare a Tutto Processo

Si rafforza il sistema attraverso cui il popolo governa il paese, migliorando i meccanismi di consultazione e la democrazia a livello primario.

 

IX. Promozione dello Stato di Diritto Socialista con Caratteristiche Cinesi

Si rafforza la governance basata sul diritto per garantire l’equità sociale e la giustizia.

 

X. Riforma del Settore Culturale

Si mira a sviluppare una cultura socialista avanzata, promuovendo la fiducia culturale e la creatività.

 

XI. Assicurare e Migliorare il Benessere del Popolo

Viene enfatizzata la necessità di migliorare il sistema di distribuzione del reddito, l’occupazione e la sicurezza sociale.

 

XII. Riforma nella Conservazione Ecologica

Si promuove l’armonia tra uomo e natura, migliorando i sistemi per la conservazione ecologica e riducendo l’inquinamento.

 

XIII. Modernizzazione del Sistema e della Capacità di Sicurezza Nazionale

Si migliora il sistema di sicurezza nazionale per garantire uno sviluppo sicuro e stabile.

 

XIV. Riforma della Difesa Nazionale e delle Forze Armate

Si punta a modernizzare la difesa nazionale e le forze armate per garantire la sicurezza e il progresso del paese.

 

XV. Miglioramento della Leadership del Partito

La leadership del Partito è fondamentale per avanzare nella modernizzazione cinese. Si promuove una leadership forte e unita per guidare il paese verso gli obiettivi futuri.

 

In sintesi, la risoluzione enfatizza l’importanza delle riforme continue per promuovere la modernizzazione della Cina, affrontando vari settori tra cui economia, cultura, ecologia, sicurezza e governance, sotto la guida del Partito Comunista Cinese.

 

Herta Manenti – www.occhisulmondo.info

 

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