CORTE DI GIUSTIZIA INTERNAZIONALE: ISRAELE CESSI AZIONI MILITARI A RAFAH
La Corte Internazionale di Giustizia ordina a Israele di fermare le offensive militari contro Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.
“Israele deve fermare immediatamente la sua offensiva militare, e qualsiasi altra azione nel governatorato di Rafah, che possa imporre al gruppo palestinese a Gaza condizioni di vita che possano portare alla sua distruzione fisica totale o parziale”, ha annunciato il presidente della corte, Nawaf Salam, che ha letto la decisione raggiunta questo venerdì con 13 voti a favore e due contrari.
Allo stesso modo, la massima corte delle Nazioni Unite (ONU) ha ordinato a Israele di mantenere aperto il valico di Rafah per garantire l’accesso “senza ostacoli” agli aiuti umanitari.
Israele deve “mantenere aperto il valico di Rafah per la fornitura senza ostacoli e su larga scala di servizi di base e assistenza umanitaria che sono urgentemente necessari”, ha sentenziato la Corte di Giustizia Internazionale in una sentenza molto attesa.
Nella sua sentenza, la corte ha affermato che non era convinta che le misure di evacuazione di Israele fossero sufficienti a proteggere i civili palestinesi.
Ha ordinato a Israele di “prendere misure efficaci per garantire l’accesso senza ostacoli” alla presenza di “qualsiasi commissione d’inchiesta o missione per determinare i fatti accaduti, inoltre deve garantire la possibilità a qualunque altro organismo investigativo,” sotto l’ordine di uno degli organi competenti delle Nazioni Unite, “di indagare sulle denunce di genocidio”.
La massima corte delle Nazioni Unite ha anche riaffermato le misure che ha ordinato nelle due sentenze precedenti, e ha ricordato che aveva già chiesto a Israele di “prendere misure efficaci per prevenire la distruzione e garantire la conservazione delle prove relative alle accuse di atti” di genocidio a Gaza.
“La Corte ritiene anche che la situazione catastrofica a Gaza confermi la necessità dell’attuazione immediata ed efficace delle misure indicate nei suoi ordini del 26 gennaio e del 28 marzo 2024, che sono applicabili in tutta la Striscia di Gaza, compreso Rafah”, ha detto Salam
. Israele, che ha intensificato i suoi attacchi militari nella Striscia di Gaza bloccata, dovrà presentare entro un mese un rapporto con le misure messe in atto per rispettare gli ordini annunciati oggi dal tribunale, cosa che probabilmente non farà perché hanno già annunciato che non rispetteranno quanto sentenziato dalla Corte di Giustizia Internazionale.
Questa è la quarta volta che il Sudafrica chiede alla corte di emettere ulteriori misure contro un genocidio a Gaza e la terza volta che il tribunale emette una sentenza di questo tipo esortando Israele a rispettare la Convenzione e a prendere provvedimenti per evitare lo sterminio dei palestinesi di Gaza.
Peccato che lo scopo finale di tutta questa operazione militare israeliana è proprio lo sterminio dell’intera popolazione palestinese. Sterminio che avviene sotto gli occhi complici dei paesi occidentali. Chi sta zitto e chiude gli occhi, come il nostro governo, è complice del massacro di un’intera popolazione, Vergogna.
E in mezzo a questa devastazione il governo di Tel Aviv dichiara candidamente, fregandosene altamente delle sentenze della Corte di Giustizia Internazionale, che non fermerà le sue azioni a Rafah certi che i paesi occidentali continueranno a chiudere gli occhi e continueranno a metter la testa sotto la sabbia come docili struzzi al servizio degli Stati Uniti che continuano a dichiarare la loro contrarietà alle azioni militari in quella parte del territorio palestinese ma che di fatto non fanno nulla per impedirle confermando il loro appoggio incondizionato al governo israeliano.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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