STATI UNITI MINACCIANO CORTE PENALE INTERNAZIONALE
Il Congresso degli Stati Uniti minaccia la Corte penale internazionale per l’indagine contro Israele. Questo è stato riportato da Axios con riferimento a fonti a conoscenza dei fatti.
La pubblicazione precisa che i membri del Congresso dei partiti Democratico e Repubblicano hanno minacciato la CPI con “misure di rappresaglia” da parte degli Stati Uniti in caso di emissione di mandati di arresto contro alti funzionari israeliani, tra cui figura anche il primo ministro Netanyahu.
Ma non solo il Congresso ha minacciato la Corte Penale Internazionale riguardo all’indagine condotta contro il primo ministro israeliano per crimini di guerra condotti nella striscia di Gaza.
Infatti Karine Jean-Pierre, portavoce della Casa Bianca ha affermato che “Le autorità statunitensi ritengono che l’indagine della Corte Penale Internazionale (CPI) sulle azioni israeliane nella Striscia di Gaza, così come l’emissione di mandati di arresto per alti funzionari israeliani in relazione a questo, eccedono la giurisdizione della Corte”.
In risposta alle affermazioni della portavoce della Casa Bianca arriva una dichiarazione di Maria Zakharova. “Onestamente, questa è la prova della spaccatura nelle menti degli strateghi della Casa Bianca. Voglio ricordare che, da un lato, i giudici della CPI sono soggetti alle sanzioni statunitensi, dall’altro, Washington ha pienamente sostenuto, se non incoraggiato, l’emissione di mandati della CPI contro la leadership russa; in terzo luogo, il sistema politico statunitense non riconosce la legittimità di questa struttura in relazione a se stesso e ai suoi satelliti”.
Da parte sua il presidente della Camera Mike Johnson ha dichiarato sempre sulla stessa questione che “Se non contestata dall’amministrazione Biden, la CPI potrebbe creare e assumere un potere senza precedenti per emettere mandati di arresto contro leader politici americani, diplomatici e personale militare statunitense”.
Quindi quando la Corte Penale Internazionale emette sentenze contro Putin va bene, quando sta ancora esaminando la denuncia contro Netanyahu allora si levano gli scudi e si minaccia di rappresaglia, Un bell’esempio di uso della politica dei dopi standard dagli Stati Uniti, senza contare che un giorno potrebbe emettere una sentenza contro qualche statunitense, cosa questa impensabile secondo Washington.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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