STATI UNITI: KIEV NON C’ENTRA NULLA CON L’ATTENTATO DI MOSCA
La difesa a oltranza di Washington sull’innocenza dell’Ucraina riguardo all’attacco al teatro di Mosca sta diventando quasi patetica. Le dichiarazioni che scagionano Kiev da ogni responsabilità nell’attentato continuano ad arrivare da illustri esponenti dell’amministrazione di Joe Biden con un’imbarazzante solerzia.
Le autorità statunitensi hanno escluso lunedì qualsiasi coinvolgimento dell’Ucraina nell’attacco terroristico perpetrato venerdì in una sala da concerto fuori Mosca che è costato la vita a 139 persone e ha lasciato più di 150 feriti.
“Non c’è stato alcun coinvolgimento ucraino, punto. Il governo ucraino lo ha chiarito”, ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller in una conferenza stampa, sottolineando che “i russi hanno offerto zero prove, perché non ci sono prove della partecipazione ucraina”.
Fa eco alla dichiarazione di Matthew Millerla la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, che in un’altra conferenza stampa ha affermato che “Questo è stato un attacco terroristico condotto dallo Stato Islamico. Il signor Putin lo sa molto bene. E non c’è alcuna prova che il governo ucraino abbia nulla a che fare con questo attacco”.
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova ha ricordato che “nel corso dei decenni, le élite politiche statunitensi sono diventate piuttosto astute nel distogliere abilmente l’attenzione dai crimini di alto livello e da qualsiasi messa in scena”. “Quindi, fino alla fine dell’indagine sull’attacco terroristico alla Crocus City Hall, qualsiasi frase di Washington che esonera Kiev dovrebbe essere considerata come prova”.
Kiev potrebbe davvero non avere nulla a che fare con l’attentato, come ripetutamente affermato dagli Stati Uniti, proprio perché forse alla Casa Bianca sanno benissimo chi è stato, magari qualcuno da loro finanziato e armato. Si potrebbe poi aggiungere che ovviamente il padre difende fino alla morte il proprio figlio anche quando tutte le prove sono contro di lui, ma questo chiaramente non è il caso dell’Ucraina, paese questo perfetto per definizione.
In ogni caso anche venisse dimostrato che i quattro terroristi siano degli affiliati all’ISIS non si capisce perché lo Stato Islamico avrebbe deciso di compiere un attentato a Mosca. Forse per punire i russi per aver appoggiato la Siria nella lotta all’ISIS? Motivo questo un po’ troppo debole, direi.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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