MEDVEDEV NEGA L’INTENZIONE DELLA RUSSIA DI ATTENTARE A ZELENSKY
Un attacco su obiettivi militari di ieri compiuto da Mosca a Odessa ha mobilitato tutti i sostenitori di Kiev che hanno accusato il Cremlino di aver attentato al presidente ucraino che si trovava in quella città assieme al primo ministro greco.
In risposta alle illazioni espresse anche dal nostro presidente del consiglio Giorgia Meloni interviene il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev che nega i rapporti di un presunto attacco perpetrato dalle forze russe contro la delegazione ucraina guidata da Vladimir Zelenski durante il suo incontro con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis a Odessa.
“Non c’è stato nessun attacco alla carovana [di Zelensky] a Odessa”, ha affermato Medvedev sul suo canale Telegram. “Se l’obiettivo fosse stato fissato, avremmo avuto ragione”, ha detto, aggiungendo che si tratta di un fatto evidente “per tutti”.
Il Ministero della Difesa russo ha riferito il 6 marzo che le forze armate del paese hanno lanciato un attacco con missili ad alta precisione contro un hangar situato nella zona industriale del porto di Odessa. Il ministero ha specificato che è stato colpito un deposito in cui erano ricoverati droni marini che stavano per essere usati per compiere un attentato.
Il giornale greco Protothema ha riferito ieri che la carovana del presidente ucraino Vladimir Zelensky è stata attaccata a Odessa da un missile lanciato dalle forze russe. Secondo i media, la parte ucraina si trovava a 150 metri dalla delegazione greca guidata da Mitsotakis. Nell’articolo inoltre si legge che nessuno della delegazione greca e della delegazione ucraina è stato ferito.
Risulta piuttosto strano che la Russia avesse voluto colpire proprio Zelensky mentre stava per ricevere il primo ministro greco. Se avessero voluto eliminare il presidente ucraino lo avrebbero già fatto da tempo. Inoltre solo i nostri strateghi della domenica possono pensare ad un attentato orchestrato dai servizi del Cremlino nel momento che Zelensky stava per incontrare un primo ministro di un paese Nato: se c’è qualcuno che vuole che il conflitto si estenda non è certamente la Russia.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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