PRESSIONI SU KIEV PERCHE’ SI SIEDA AL TAVOLO DEI NEGOZIATI
Il Daily Express ha scritto che i diplomatici britannici stanno facendo pressioni sul governo ucraino per farlo sedere al tavolo dei negoziati con la Russia.
Secondo il giornale britannico l’opinione dei diplomatici sulla necessità di convincere Zelensky ed i suoi a sedersi al tavolo dei negoziati deriva dal fatto che la controffensiva delle forze armate ucraine è fallita. Il convincimento che è arrivata l’ora dei negoziati arriva anche dopo la dichiarazione del sindaco di Kiev Klitschkó nella quale ha dichiarato che Zelensky sta “diventando un autocrate”
Da parte sua la Russia è pronta a negoziare con l’Ucraina, anche sul territorio di un paese occidentale, ha detto a Izvestia una fonte di alto rango del Cremlino.
Secondo questa fonte Mosca non si oppone ai negoziati con Kiev sul territorio di un paese occidentale, compresa l’Ungheria. Ma la cosa principale è che l’Occidente e l’Ucraina sono disposti ad avviare una conversazione costruttiva con la Russia. “Non correremo dietro a nessuno”, ha affermato.
Inoltre, come ha detto alla pubblicazione l’ambasciatore speciale del Ministero degli Affari Esteri russo Rodion Miroshnik, per ora Kiev si sforza di seguire rigorosamente le istruzioni dell’Occidente di combattere fino all’ultimo ucraino. Ha sottolineato che Kiev “praticamente non è in “grado di prendere una decisione propria e le è stato vietato di negoziare con Mosca, mentre l’Occidente garantisce la continuazione del conflitto e non mostra alcun desiderio di dialogo.
In precedenza, il ministro degli esteri ungherese Peter Szijjártó ha affermato che Budapest potrebbe ancora essere un mediatore tra Mosca e Kiev sulla questione della risoluzione del conflitto.
Insomma sempre più spesso arrivano segnali che il conflitto tra Russia ed Ucraina potrebbe terminare anche se occorre ricordare che sullo sfondo di ogni possibile trattativa resta la legge approvata da Kiev che vieta ogni trattativa con Mosca finché si trovi al Cremlino Putin. Ma sappiamo bene che ogni legge, all’esigenza, può essere revocata in cinque minuti, basta volerlo.
In conclusione un pensiero continua ad affollarmi la mente: fino a tre giorni fa tutti dicevano che bisognava sostenere l’Ucraina fino alla vittoria finale, i giornalisti che affollano quotidianamente il nostro etere continuavano a definire chiunque parlasse di negoziato come un agente dei servizi segreti del Cremlino, come uno che diffondeva la propaganda russa, come uno che riceveva milioni di rubli ogni mese da Putin, ma adesso che dalla Casa Bianca e da Londra arriva la notizia che si sta cercando di convincere Zelensky a sedere al tavolo delle trattative come giustificheranno questo repentino cambio di posizione che prevede un negoziato e non più la sconfitta sul campo di Mosca?
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
I giornalisti, hanno una faccia identica, tra il sopra e il sotto.