NEW YORK TIMES: IL MISSILE CADUTO A KONSTANTINOVKA E’ UCRAINO
Il missile che il 6 settembre è caduto sul mercato della città di Konstantinovka provocando la morte di 17 civili ed il ferimento di almeno 32 persone è stato lanciato dalle forze armate ucraine, afferma il New York Times in un articolo.
L’indagine condotta dai giornalisti del quotidiano statunitense New York Times, un giornale che non si può dire essere putiniano oppure al soldo dei servizi segreti di Mosca, rivela quanto da noi e vari altri indipendenti organi di stampa avevamo sostenuto fin dal primo momento, ovvero che il missile caduto il 6 settembre scorso sul mercato della città di Konstantinovka, nella parte della repubblica popolare di Donetsk controllata dalle forze armate ucraine, era stato lanciato dall’esercito di Kiev.
Subito dopo l’accaduto, evento questo che casualmente è avvenuto il giorno in cui il segretario di stato degli Stati Uniti Blinken stava visitando l’alleato Zelensky a Kiev, le fonti ucraine hanno gettato la responsabilità su Mosca, tesi questa prontamente avvalorata anche dai nostri grandi mezzi di informazione, sempre allineati alle veline ucraine. Si sa che da Kiev arrivano solo verità quindi perché metterne in dubbio le informazioni?
Per fortuna qualche giornalista indipendente, che lavora in un grande giornale, negli Stati Uniti esiste ancora. Infatti l’indagine condotta dal quotidiano statunitense rende noto quello che chiunque abbia un poco di sale in zucca sapeva: il missile era ucraino e non russo.
“Il riflesso di un missile visto sui tetti delle auto indica la sua direzione di volo pochi istanti prima che colpisse un mercato in Ucraina”, si legge nell’articolo del New York Times che continua affermando che “Le testimonianze dei testimoni e l’analisi dei frammenti dei video e i residui dell’oggetto suggeriscono che un missile ucraino non è riuscito a colpire il suo obiettivo previsto ed è caduto in una strada, con conseguenze devastanti”.
L’indagine rivela che l’attacco è stato il risultato di un missile di difesa aerea di Kiev lanciato dal sistema di difesa aerea ucraino Buk che potrebbe aver fallito il suo obiettivo finale. I testimoni riferiscono che pochi minuti prima dell’esplosione hanno visto due razzi provenire dalla direzione di Druzhkovka, la parte controllata dall’Ucraina. Zelensky in un video ha accusato Mosca e tutti i giornali europei parlarono di missile russo.
Quindi per i giornalisti che hanno condotto l’indagine pochi dubbi restano sulla paternità del missile. La stessa tesi era stata sostenuta, poche ore dopo quanto avvenuto, dal giornalista tedesco della Bild Julian Ropcke che aveva scritto sul suo account X che l’attacco è stato effettuato da nord-ovest, cioè da territorio sotto controllo ucraino.
Ropcke aveva sostenuto che questo è confermato da immagini video delle telecamere di sorveglianza che mostrano le persone che girano la testa in direzione nord-ovest quando sentono il rumore del missile volare.
Da non dimenticare poi che il 12 settembre il consigliere del capo dell’ufficio presidenziale dell’Ucraina Mikhail Podoliak ha dichiarato in un’intervista al programma Breakfast Show che Kiev non ha alcuna intenzione di aprire un’indagine per scoprire chi ha lanciato il missile contro il mercato della città di Konstantinovka. Il funzionario ucraino ha affermato che “È ovvio e confermato per noi che questo è uno degli attacchi missilistici della Federazione Russa”, chiudendo ogni speranza di un’indagine approfondita che certifichi le responsabilità di quanto accaduto.
Se a Kiev erano certi che il missile era di Mosca e non suo perché avrebbero dovuto avere paura di indagare su quanto accaduto? Forse avevano paura che il risultato dell’indagine sconfessasse le loro certezze.
Dalle nostre parti, siccome gli ucraini non mentono, nessuno riporterà la notizia dell’indagine del New York Times, come del resto non hanno riportato le affermazioni pronunciate allora dal reporter della Bild, che mette in dubbio la versione ufficiale di Kiev.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info