IMPEACHMENT CONTRO BIDEN: LA CASA BIANCA FA PRESSIONE SUI MEZZI DI INFORMAZIONE
Il presidente della Camera degli Stati Uniti, il repubblicano Kevin McCarthy, ha annunciato che chiederà l’inizio della procedura di impeachment contro Joe Biden e prontamente dalla Casa Bianca hanno diramato una nota in cui viene chiesto ai principali mezzi di informazione di avere un atteggiamento aggressivo contro i membri del Partito Repubblicano.
L’amministrazione Biden ha chiesto per iscritto alla CNN, al New York Times e ad altri media statunitensi di adottare un approccio più aggressivo verso i legislatori repubblicani che cercano di rimuovere il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
La CNN e altri destinatari della missiva hanno confermato ieri la ricezione di una lettera a questo proposito. “È ora che i media intensifichino il loro controllo dei repubblicani della Camera nel loro scopo di aprire un’indagine di impeachment basata sulle bugie”, ha scritto nella lettera Ian Sams, portavoce dell’Ufficio del consulente legale della Casa Bianca. Ha sottolineato che gli sforzi per avviare un processo di impeachment dovrebbero “far scattare i campanelli d’allarme per le organizzazioni che si occupano di notizie”.
Il presidente della Camera degli Stati Uniti, il repubblicano Kevin McCarthy, ha annunciato martedì che ordinerà ai comitati dell’agenzia di avviare un’indagine formale per un impeachment contro il presidente del paese Joe Biden, citando “accuse di abuso di potere, ostruzione e corruzione”, che coinvolgono la famiglia Biden.
Anche prima di ricevere le direttive della Casa Bianca, alcuni media statunitensi sembravano già cercare di proteggere il presidente. La CNN e l’agenzia AP hanno suggerito che i repubblicani stavano cercando di perseguire Biden senza avere prove che giustificassero la sua indagine.
Questi media non hanno menzionato indicazioni come la testimonianza giurata dei denuncianti del Servizio Interno delle Imposte (IRS) o i registri dei bonifici bancari che i legislatori avevano già rivelato.
Tuttavia, Sams, che è anche consigliere di Biden, ha detto nella lettera che i repubblicani non erano riusciti in quasi nove mesi di indagine a “fornire alcuna prova che il presidente abbia fatto qualcosa di sbagliato”. Ha aggiunto che l’impeachment è “grave, raro e storico”, e che la stampa dovrebbe trattare le affermazioni dei repubblicani con “l’appropriato peso”. Il funzionario della Casa Bianca ha allegato al suo memorandum un’appendice di 14 pagine con argomenti per contrastare le “bugie” repubblicane.
L’orientamento promosso dal governo ha generato critiche da parte di alcuni esperti. Il giornalista veterano Matthew Keys, il cui percorso professionale include Reuters e Fox News, ha commentato che “la Casa Bianca non dovrebbe incoraggiare, influenzare o interferire con le strategie editoriali delle redazioni statunitensi, né quelle della CNN o del New York Times”.
Nel frattempo, il giurista Jonathan Turley, professore alla George Washington University, ha detto che l’orientamento “da una scomoda impressione di ordini di marcia ai media”.
Cercando di influenzare la copertura dell’indagine, ha sostenuto, l’amministrazione “elimina qualsiasi parvenza di separazione tra il team legale personale di Biden e l’ufficio del consulente legale della Casa Bianca”. (RT)
Un altro esempio di come le informazioni che vengono veicolate al grande pubblico possono essere addomesticate da chi detiene il potere. Questa è la più grande democrazia del mondo …
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info