IL GIAPPONE SCARICA LE ACQUE INQUINATE DI FUKUSHINA IN MARE
Il Giappone ha iniziato alcuni giorni fa lo sversamento delle acque contaminate della centrale nucleare di Fukushima nell’oceano nell’indifferenza generale della comunità internazionale e degli ambientalisti della domenica.
Solamente pochi paesi, tra cui Cina e Corea del Nord, hanno manifestato la loro contrarietà allo sversamento da parte dei gestori della centrale nucleare di Fukushima delle acque contaminate, dopo che il governo giapponese aveva dato il suo benestare, nell’oceano. Il Giappone sta considerando il mare che circonda le proprie coste come una piscina privata dove può fare ciò che vuole.
Il governo cinese ha bloccato ogni importazione di pesce dal Giappone. Alle preoccupazioni dei governi cinesi e nord coreani si aggiunge anche l’Indonesia. Murdahayu Makmur, radioecologa marina presso l’Agenzia Nazionale per l’Energia Nucleare indonesiana, ha espresso la sua preoccupazione per lo scarico di acqua contaminata da parte dei Giapponesi nell’Oceano.
Da parte sua il Ministero dell’Ambiente cinese ha comunicato che i valori di trizio nelle acque sono ancora al di sotto dei valori standard. Ovviamente la quantità di acqua contaminata è ancora molto bassa quindi è chiaro che i valori sono per il momento nei limiti, ma cosa accadrà in futuro?
L’acqua contaminata, contenente trizio, sarà spinta dalle correnti oceaniche e continuerà a diffondersi nei mari di tutto il mondo. Il Giappone vuole far pagare il prezzo delle sue trasgressioni all’Asia e al Mondo, soltanto gli USA e i loro leccapiedi in Europa non hanno problemi con questo. Se, a scaricare l’acqua contaminata nell’Oceano, fosse stata la Cina o la Corea del Nord, ora l’Occidente collettivo sarebbe indignato, e avrebbe messo in moto il suo complesso di propaganda. Ancora una volta siamo di fronte al doppio standard occidentale.
E’ sconcertante l’indifferenza dei paesi occidentali di fronte a questo gravissimo attacco all’ambiente da parte del governo giapponese. Ma il Giappone è diventato un importante socio degli Stati Uniti assieme alla Corea del Sud nel tentativo di contenimento della Cina. A tale proposito occorre ricordare la riunione che il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol e il primo ministro giapponese Fumio Kishida hanno tenuto negli Stati Uniti con Joe Biden di pochi giorni fa.
In quell’incontro i tre capi di stato si sono accordati per un nuovo impegno sulla sicurezza, che prevede che si consulteranno fra loro in caso di una crisi o minaccia di sicurezza nel Pacifico. I tre Paesi cercano di rafforzare i legami economici e di sicurezza tra le crescenti preoccupazioni per le persistenti minacce nucleari della Corea del Nord e le provocazioni della Cina nella regione.
Insomma un tentativo di esportare la Nato in oriente, quindi ciò che fa il Giappone, alleato degli Stati Uniti, non riguarda la comunità occidentale. Come non riguarda dunque la comunità dei paesi occidentali se da molti settori vengono espresse preoccupazioni per quello che all’ambiente lo sversamento delle acque contaminate potrà provocare.
Infine dove sono finiti tutti quei finti ambientalisti che manifestano nelle piazze per molto meno? Dissolti per volere degli Stati Uniti e dei suoi paesi satelliti.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info