BIDEN AVREBBE FATTO PRESSIONI PER LICENZIARE IL PROCURATORE GENERALE UCRAINO
Viktor Shokin, ex Procuratore Generale dell’Ucraina, ha dichiarato durante un’intervista che è stato allontanato dal suo incarico per le pressioni esercitate dall’allora vice presidente degli Stati Uniti Joe Biden che avrebbe pagato per ottenere il suo allontanamento.
In un’intervista a Fox News, l’ex alto funzionario ha affermato che Joe Biden, che allora era vicepresidente degli Stati Uniti, ha pagato una tangente per farlo licenziare. Ha inoltre affermato che Joe Biden e suo figlio Hunter Biden erano coinvolti in casi di corruzione nel paese slavo.
“Ho detto ripetutamente nelle mie interviste precedenti che [l’allora presidente dell’Ucraina Piotr] Poroshenko mi ha licenziato su insistenza dell’allora vicepresidente Biden perché stavo indagando su Burisma”, ha detto Shokin in riferimento alla compagnia del gas ucraina di cui Hunter Biden faceva parte.
Secondo le sue parole, Joe Biden e Piotr Poroshenko capivano che, se Shokin avesse continuato la sua indagine sulla società, sarebbero stati rivelati “fatti sulle attività corrotte a cui stavano partecipando”. Shokin ha indicato che Hunter Biden e Devon Archer, il suo partner commerciale, erano coinvolti.
Secondo “la sua convinzione personale”, Joe e Hunter Biden stavano ricevendo tangenti. “E venivano corrotti. E il fatto che Joe Biden abbia dato un miliardo di dollari in valuta statunitense in cambio del mio licenziamento, solo questo non è un caso di corruzione?”, ha chiesto.
Da Washington vengono smentite le dichiarazioni dell’ex Procuratore Generale dell’Ucraina, il portavoce della Casa Bianca Ian Sams ha bollato il commento come “falso. “Fox sta dando un mezzo per la diffusione di queste bugie a un ex procuratore generale ucraino, l’ufficio che il suo stesso vice ha definito ‘focus di corruzione’, generando richieste di riforma”, ha detto.
Shokin ha ricoperto la carica di procuratore generale dell’Ucraina dal febbraio 2015 fino a quando è stato licenziato nell’aprile 2016. Dopo aver lasciato l’incarico, ha affermato che il suo licenziamento è stato illegale e che è stato approvato dopo le pressioni esercitate sull’autorità ucraine dall’estero.
All’inizio del 2018, durante il suo discorso al Consiglio degli Affari Esteri degli Stati Uniti, lo stesso Joe Biden si è vantato che durante l’amministrazione di Barack Obama ha fatto pressione con successo sull’Ucraina per licenziare il suo procuratore generale. “Ho detto: ‘No, non gli daremo un miliardo di dollari’. […] Li ho guardati e ho detto: ‘Me ne vado tra sei ore. Se non licenziano il procuratore, non riceveranno i soldi’. […] Lo hanno licenziato. E hanno messo qualcuno al suo posto”, ha notato allora Biden.
Nel giugno 2023, il presidente del comitato di supervisione e responsabilità della Camera degli Stati Uniti, James Comer, ha dichiarato che l’FBI stava indagando su Joe Biden per essere stato coinvolto in presunte tangenti quando era alla vicepresidenza del paese, così come suo figlio, Hunter Biden, riferisce RT.
Agli inizi di agosto l’ex socio in affari di Hunter Biden, Devon Archer, ha parlato davanti al Congresso, confermando ai legislatori, in una sessione a porte chiuse, che Burisma Holdings ha fatto pressioni su Hunter Biden nel dicembre 2015 per “trattare” con un procuratore ucraino che stava indagando l’azienda per corruzione. Poco dopo il vicepresidente Joe Biden minacciò di interrompere gli aiuti finanziari all’Ucraina se non fosse stato licenziato il procuratore che stava indagando. Il procuratore era Viktor Shokin, ovviamente.
Secondo Just the News )JTN) Archer ha anche detto al Comitato di supervisione che Hunter Biden è stato assunto per far parte del consiglio di Burisma perché il “nome” della sua famiglia aveva valore in un momento in cui l’azienda stava affrontando accuse di corruzione non solo da parte della Procura Generale ucraina ma anche dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info