DOUGLAS MACGREGOR: LE PERDITE UCRAINE SONO ALMENO 400 MILA
La cifra delle perdite umane e dei feriti tra le forze armate si rincorrono ma nessuno sa con precisione quali siano: il colonnello in pensione dell’esercito degli Stati Uniti e analista politico Douglas Macgregor fornisce la sua versione sui numeri.
Secondo il colonnello in pensione dell’esercito degli Stati Uniti e analista politico Douglas Macgregor tra le forze armate ucraine le perdite umane e i feriti dall’inizio del conflitto sarebbero almeno 400 mila. Questo dato lo ha riferito durante il programma del presentatore Tucker Carlson sul social network X.
“Tutte le bugie che sono state dette per più di un anno e mezzo: gli ucraini stanno vincendo, le cause ucraine sono giuste, i russi sono malvagi, i russi sono incompetenti; tutto questo sta crollando”, ha detto Macgregor al giornalista americano. “E sta crollando perché quello che sta succedendo sul campo di battaglia è orribile”.
Affermazione questa che si allinea alla narrativa, portata avanti nelle ultime settimane da oltre oceano, che cerca di scaricare Zelensky ed il suo circo addossandogli tutte le colpe della mancata vittoria sulle truppe russe dipingendo l’esercito di Kiev come incapace di godere e sfruttare di tutte le potenzialità dei fiumi di armi occidentali che ha ricevuto.
Riferendosi al numero dei caduti e dei feriti Macgregor ha detto che “Stavamo parlando da 300.000 a 350.000 persone qualche mese fa. Nell’ultimo mese di questa presunta contro-offensiva che doveva spazzare via sul campo di battaglia la Russia, hanno perso almeno 40.000 soldati”, aggiungendo che l’Ucraina ha perso 400.000 uomini durante il conflitto con la Russia.
Il colonnello in pensione ha sottolineato la superiorità russa sul terreno e ha detto che le grandi perdite dell’Ucraina non vengono riportate sulla stampa occidentale. “Penso che osserveremo come questo esercito [ucraino], su cui abbiamo speso così pesantemente, si stia sciogliendo sempre di più”, ha detto. Parole che confermano come la narrativa sul conflitto stia piano piano cambiando anche tra gli alti ranghi statunitensi.
“Dobbiamo ammettere che [questa escalation della guerra] è una grande tragedia, che dovrebbe terminare per ragioni umanitarie”, ha detto l’ex funzionario della difesa, avvertendo che se gli Stati Uniti dovessero intervenire direttamente nel conflitto, costringerebbe la Russia ad affrontare la Nato, riporta Sputnik.
“E noi [gli americani] non lo vogliamo, perché non siamo pronti a combattere i russi”, ha spiegato, sostenendo che l’esercito americano si è deteriorato negli ultimi anni.
Macgregor ha ritenuto gli Stati Uniti responsabili del conflitto e ha detto che la Russia non accetterà mai che “ciò che rimane dell’Ucraina” si unisca alla NATO perché Washington ha dimostrato di essere ostile a Mosca.
Ha anche affermato che, dato il fallimento militare dell’Ucraina, confermato dalla strategia fallita della controffensiva promossa, l’obiettivo attuale dei suoi cittadini non è altro che “sopravvivere” all’escalation bellica promossa da Kiev e dalla NATO.
“Zelenski e i radicali che lo circondano vogliono combattere fino alla morte dell’ultimo ucraino”, ha affermato in conclusione dell’intervista Douglas Macgregor, affermazione questa che conferma quanto da tempo da noi sostenuto, ovvero una guerra infinita che lascerà un paese distrutto senza un futuro combattuta solamente per gli interessi degli Stati Uniti.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info