PRIGOZHIN, UN PAZZO O UN ESECUTORE DI ORDINI IMPARTITI DA ALTRI?
Prigozhin tenta un colpo di stato in Russia, ma è tutta farina del suo sacco o dietro di lui ci sono altri? Presto per dirlo ma la storia, sempre meno presa in considerazione in questa fase, insegna tutt’altro. Ecco, dirà qualcuno, ora ci tira fuori il solito complotto organizzato dai poteri forti con la partecipazione degli Stati Uniti e della Nato.
Complotto o no qualcosa ancora mi sfugge. Giuseppe Salamone sul suo canale Telegram pubblica un’interessante riflessione che condivido totalmente e qui di seguito ripropongo.
“In attesa di capirne di più, soprattutto come si evolverà la situazione e a parte il fatto che il tentativo di una destabilizzazione interna in Russia per mani di Prigozhin sia ormai palese, una cosa la possiamo affermare con certezza: adesso in Occidente si passerà dal dare la colpa alla Wagner per ogni cosa, a santificarla.
Non saranno più dei criminali o dei mercenari, non verranno più considerati come un’organizzazione terroristica bensì come i nuovi resistenti al pari delle forze na*iste Ucraine. Tutto questo fa parte dell’ipocrisia occidentale che, in base alle proprie convenienze, è in grado di far diventare Dio Satana e viceversa. Infatti Prigozhin, da questo momento in poi diventerà un eroe partigiano.
Di sicuro c’è che il piano auspicato da Victoria Nuland, ovvero la disintegrazione della Federazione Russia sta in qualche modo cercando di prendere forma. Chi non ha capito cosa significhi tutto questo esulta, chi lo ha capito invece non può che essere seriamente preoccupato. Oggi è uno dei giorni più importanti degli ultimi 80 anni per ovvi motivi, soprattutto perché non è pensabile credere che questa sia una questione che riguardi solamente la Russia.
Come non è pensabile credere che tutto ciò sia stato architettato solo da Prigozhin e che qualcuno che di golpe, guerre civili e destabilizzazioni ne è maestro, non c’entri nulla. Il punto debole per destabilizzare la Russia è stato individuato nella brama di potere del capo della Wagner, anche perché tutti i tentativi fatti fin’ora (sanzioni, fake news, Ucraina, isolamento internazionale e controffensive varie) sono risultati miseramente falliti.
Non ce la faccio a credere che questa sia solamente una messa in scena per non si sa bene quali scopi interni Russi. Penso questo perché è arrivato anche Zelensky, che con un post su Telegram ha sostenuto Prigozhin nelle sue azioni. Magari mi sbaglierò, non è mai facile centrare il punto in queste situazioni, ma non mi sento di scommeterci sopra perché con queste modalità, l’unica certezza è che l’opinione pubblica Russa inevitabilmente subirà una spaccatura. Una cosa è certa ed è bene tenerla a mente: oggi la Russia è guidata da Putin che di certo è uno dei più moderati, se non il più moderato. Domani non lo sappiamo cosa succederebbe se dovesse prendere in mano la situazione uno dei falchi. Magari un falco che in termini di politica estera agisce come i vari Biden, Clinton, Obama e compagnia cantante.
Due cose per concludere: la prima è che oggi posso dimostrare il motivo per il quale non ho mai ritenuto attendibile Prigozhin al punto da non scrivere nulla che lo riguardasse; la seconda è che l’Occidente, evitando volutamente di sedersi a trattare una pace con i vertici Russi ed esasperando la guerra attraverso l’ammassamento di armi e la cieca obbedienza alla causa Usa e del regime di Kiev, mirava esattamente a raggiungere uno scopo che se si dovesse materializzare, proietterebbe l’umanità definitivamente al capolinea. La Russia non è l’Iraq, l’Afghanistan, la Libia, il Nicaragua o il Cile. La Russia è tutt’altra cosa. Non lo dico io, lo dice la storia …“.
La domanda che ci dobbiamo fare quindi è se Prigozhin è un ambizioso in cerca di potere o una figura eterodiretta da altri che grazie alla notorietà acquisita negli ultimi mesi ottenuta dalle imprese della sua compagnia di mercenari si è prestato a questo tentativo di colpo di stato.
L’obiettivo è piuttosto semplice se prendiamo in considerazione la seconda possibilità: come scrive Salamone tutti i tentativi occidentali di fermare la Russia, sia sul piano economico che sul piano militare, sono falliti. Dunque ultima soluzione resta per la Nato e soci è quella di cercare di dividere l’opinione pubblica russa allo scopo di rompere il consenso granitico che Putin ha ottenuto in questi mesi sull’operazione speciale in Ucraina.
Per il momento è ancora presto per arrivare a conclusioni certe ma io propendo per questa ultima considerazione. In fondo ricordiamo che Prigozhin non sembra stia ottenendo nessun appoggio in Russia, sia dai partiti che dagli oligarchi.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
Lunica logica possibilee che i falchi russi da tempo dicono, che Putin e troppo morbido e che l’Ucrania và controllata anche se implica dei Massacri all’Americana, può darsi che hanno ragione, ma credo che la lunga e disperata Pazienza di Putin, e di far maturare le condizioni di una Soluzione non ESTREMA. certo e che gli Ameri-Cani, hanno molta fretta che si produce una furibonda Escalescion, perche loro sono più preparati al Disastro globale, poichè, da qualche decennio sappiamo che le Oligarchie Usa, stavano Preparando il Necessario: Più GRANDE CAOS MONDIALE DELLA STORIA UMANA.