ALTRI 50 MILIARDI DI EURO DALL’UE PER KIEV
Sarebbe pronto un nuovo pacchetto di aiuti economici da destinare al pozzo senza fondo ucraino dall’Unione Europea, riferisce l’agenzia statunitense Bloomberg, che si sommerebbe agli altri concessi nei mesi passati.
Secondo l’agenzia il nuovo pacchetto del valore di 50 miliardi di euro di aiuti finanziari sarebbe vincolato al fatto che Kiev rafforzi lo stato di diritto e combatta la corruzione, che è una delle condizioni per l’adesione alla stessa unione. Se davvero da Bruxelles dovessero metter in pratica queste clausole a Kiev non arriverà un centesimo, ma si sa che i nostri politici troveranno il modo di affermare che il governo di Zelensky, nonostante tutto, sta combattendo la corruzione e sta trasformando il suo paese in un paese in cui lo stato di diritto è garantito. Prepariamoci quindi all’arresto, nelle prossime settimane, di qualche funzionario governativo corrotto tanto per gettare fumo negli occhi all’opinione pubblica.
La Commissione europea annuncerà il pacchetto, che potrebbe ancora essere modificato, martedì, prima della conferenza dei donatori che si terrà a Londra questa settimana, dove saranno affrontati i modi per ricostruire il paese, mentre il conflitto continua. Si presume che i 50 miliardi di euro serviranno, tra le altre cose, a coprire le spese correnti delle autorità ucraine, compresi gli obblighi di pagamento dei salari e delle pensioni e la fornitura di alcuni servizi pubblici, così come per una ricostruzione urgente.
L’Unione Europea intende raccogliere l’importo necessario da versare nel pozzo senza fondo di Kiev attraverso i contributi degli Stati membri, senza ricorrere a prestiti sul mercato, riferiscono da Bloomberg. Quindi in parole semplici ogni paese che aderisce all’unione, compreso ovviamente il nostro, dovrà versare altri soldi nelle casse europee per poi destinarli all’Ucraina.
Dunque, non lamentatevi poi se scarseggeranno gli asili pubblici, se nei pronto soccorso non ci sarà personale medico per accudire i malati, se privatizzeranno qualche altro servizio ancora pubblico e così via perché, come sappiamo la coperta è sempre più corta, quindi se il nostro governo deve usare i soldi pubblici per sostenere la guerra in Ucraina dovrà tagliare qualche spesa e, credetemi, non taglierà le spese militari o gli stipendi di coloro che siedono in Parlamento o a Palazzo Chigi. Ma cosa importa, tanto tutti restano zitti.
Questo ulteriore aiuto economico di 50 miliardi di euro coprirà il periodo che va dal 2024 al 2027 e si somma allo stanziamento di 18 miliardi di euro previsto per quest’anno che Kiev riceverà in rate mensili da 1,5 miliardi di euro.
Il 10 febbraio 2023 il Consiglio dell’Unione europea ha dichiarato che l’UE e i suoi Stati membri hanno fornito quasi 67 miliardi di euro di aiuti all’Ucraina dal 24 febbraio 2022. All’inizio di dicembre 2022, come detto, il Consiglio dell’Unione Europea ha accettato di stanziare 18 miliardi di euro per l’Ucraina entro il 2023.
Sommando i 67 miliardi di euro già stanziati al nuovo pacchetto da aiuti di 50 miliardi la somma totale dei finanziamenti all’Ucraina, ad oggi, arriva dunque a 137 miliardi di euro che presumibilmente non rivedremo mai.
Un bell’affare non c’è che dire, ma si sa che la democrazia, la libertà ed i valori occidentali costano, dunque non lamentatevi.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info