LA MACCHINA DELLE FAKE NEWS: L’EDIFICIO CROLLATO NON E’ A MOSCA
Un edificio completamente distrutto è stato mostrato dal canale televisivo statunitense Newsmax per documentare l’attacco compiuto dalle forze armate ucraine contro alcuni edifici a Mosca, ma sarà vero?
La foto mostrata non è di un edificio russo ma di un condominio crollato negli Stati Uniti.
Sbadataggine, superficialità o dolo, non lo possiamo sapere, ma la rete statunitense Newsmax ha spacciato le immagini del crollo di un condominio in uno stato degli Stati Uniti per illustrare gli effetti del recente attacco ucraino con droni contro edifici residenziali a Mosca e dintorni.
Durante la trasmissione del programma ‘The Record With Greta Van Susteren’, mentre la presentatrice parlava dell’attacco, gli spettatori hanno potuto vedere una clip con immagini registrate nella città di Davenport, nello stato dell’Iowa, dove una parte di un edificio è crollata domenica scorsa.
Va notato che in una delle immagini trasmesse si poteva vedere chiaramente un cartello con la scritta in inglese ‘Tow Away Zone’ (Zona di parcheggio vietata),) posto di fronte all’edificio. Solo alla fine del reportage sono state mostrate immagini reali delle conseguenze dell’attacco alla capitale russa.
Come è noto Kiev ha lanciato un attacco terroristico con droni contro edifici civili nella città di Mosca e nella sua provincia la mattina del 30 maggio provocando per altro danni di poco conto. Ma siccome la retorica imposta dai media internazionali è quella che le forze ucraine stanno conducendo azioni distruttive contro la Russia, mi viene da pensare che in mancanza di consistenti danni agli edifici civili, e sottolineo civili, la catena statunitense abbia usato un’altra immagine per documentare ciò che non è realmente avvenuto.
La solita manipolazione mediatica atta solamente a portare avanti il pensiero unico dilagante sulla guerra necessario a convincere l’opinione pubblica che i soldi spesi per comprare immense quantità di armi per Kiev sono spesi bene e che i risultati si vedono. Peccato che in questo caso, come in altri, i risultati mostrati non sono quelli reali. Ma poco importa.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info