DALL’UNIONE EUROPEA ARRIVANO SANZIONI CONTRO AZIENDE CINESI E DI ALTRI PAESI
L’Unione Europea continua la sua politica sanzionatoria: il prossimo pacchetto di sanzioni prevede di colpire più di 35 società di Iran, Cina, Emirati Arabi Uniti, Armenia e Uzbekistan .
La colpa, secondo l’Unione Europea, di queste società sarebbe quella di aver collaborato con le industrie russe. A Bruxelles non sapendo più come sanzionare la Federazione Russa iniziano a colpire le imprese che secondo loro collaborano con Mosca pensando così di far desistere i governi non allineati ad allinearsi alle loro politiche non rendendosi però conto che le sanzioni applicate alla Russia non hanno funzionato troppo bene, quindi perché dovrebbero raggiungere i loro scopi se applicate ad imprese cinesi o iraniane?
Tra le aziende sanzionate ci sono anche imprese cinesi, che in pieno stile degli Stati Uniti vengono accusate senza fornire prove in merito,: la maggior parte di queste Aziende Cinesi, inoltre, ha già ricevuto sanzioni dagli USA, nell’ambito della loro Guerra Commerciale iniziata da (Trump) e portata avanti da Biden.
Due Aziende Cinesi presenti nell’elenco, ovvero 3HC Semiconductors e King-Pai Technology si trovano già sotto sanzioni statunitensi, così come la Sinno Electronics e la Sigma Technology.
La Commissione Europea ha accusato 3HC, che produce circuiti integrati per computer, di “aver tentato di eludere i controlli sulle esportazioni”, e alla King-Pai di aver venduto componenti di microelettronica alla Russia per “applicazioni di difesa, che includono sistemi di guida per missili da crociera”, riferisce il Collettivo Shaoshan.
Come era ovvio alla notizia di sanzionare alcune imprese cinesi Pechino ha prontamente risposto, Wang Wenbin – Portavoce del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese – ha dichiarato che qualora la Commissione Europea dovesse imporre sanzioni alle Aziende Cinesi con il pretesto che «sostengono la Russia», la Fiducia Reciproca e la Cooperazione tra Cina e Unione Europea sarà gravemente danneggiata. E chi ne subirà le conseguenze? La Cina, no sicuramente.
Commentando l’articolo del Financial Times, che aveva anticipato la notizia, , il Portavoce Cinese ha dichiarato che qualora i rapporti fossero veritieri, le azioni sconsiderate dell’UE contribuiranno ad aggravare il livello di confronto tra Paesi nel Mondo.
Il Portavoce Cinese ha inoltre ricordato che le relazioni commerciali tra Cina e Russia sono aperte e non prendono di mira Paesi terzi, e che non possono essere assoggettate a interferenze esterne.
L’Unione Europea farebbe meglio a pensare a come uscire da questo conflitto che lede in maniera evidente, ma Bruxelles sembra non rendersene conto, gli interessi europei invece di seguire come cagnolini al guinzaglio gli Stati Uniti che dalla guerra stanno guadagnando fiumi di dollari. Ma la nostra classe politica sta seduta su quelle sedie solamente perché umile servitrice degli interessi della Casa Bianca.
Gli Stati Uniti hanno prima rotto ogni legame commerciale tra Europa e Russia adesso cercano di interrompere i legami che il vecchio continente ha con la Cina per trasformare il nostro continente in uno schiavo di Washington anche sotto il profilo economico dato che sotto quello politico lo siamo oramai da decenni.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info