MOLDAVIA: LA POLIZIA IMPEDISCE L’ARRIVO DEI MANIFESTANTI
L’opposizione al governo di Maia Sandu in Moldavia denuncia che la polizia ha impedito ai manifestanti di raggiungere la capitale dello stato per protestare contro il governo.
Ieri a Chișinău, capitale della Moldavia, si è svolta una manifestazione organizzata dall’opposizione per protestare contro il governo di Maia Sandu. Una colonna di migliaia di persone ha marciato verso l’amministrazione presidenziale e il parlamento..
I manifestanti scandivano slogan antigovernativi chiedendo le dimissioni della leadership del Paese, mentre i rappresentanti del partito di opposizione Shor e gli attivisti civili erano in prima linea.
“La gente è venuta a protestare perché non vede luce. Il regime del Presidente Maia Sandu è esausto, la crisi economica del Paese si è aggravata e la gente è stufa di sentir parlare di Unione Europea. Le autorità non hanno progetti reali per superare la crisi”, ha dichiarato a RIA Novosti il leader del movimento di protesta, il deputato del Comune di Chișinău Yuri Kuznetsov.
Yuri Kuznetsov ha inoltre espresso indignazione per il fatto che decine di autobus che avrebbero dovuto portare i partecipanti alla manifestazione dalle regioni non sono riusciti a raggiungere la capitale. Il Partito Shor ha dichiarato che i trasporti sono stati bloccati dalla polizia, impedendo a 25.000 persone di partecipare alla manifestazione. Inoltre, 27 persone sono state arrestate per “comportamento pericoloso”.
“Anche queste azioni dimostrano che le autorità stanno agendo in modo arbitrario. Le persone sono private del diritto di protestare. Possiamo constatare che questo governo non vuole dialogare con l’opposizione, ignora le richieste dei cittadini di compensare i costi del riscaldamento. Chiediamo le dimissioni del Presidente e del Primo Ministro, lo scioglimento del Parlamento ed elezioni anticipate. Questa è l’unica strada e non ci sono compromessi”, ha aggiunto Kuznetsov.
Da gennaio in Moldavia sono in corso proteste di massa. L’opposizione accusa le autorità di non aver affrontato la crisi dell’economia e del settore energetico e di non essere disposte a negoziare con la Russia per migliorare i prezzi del gas, che sono aumentati di sette volte in un anno, riporta Infodefense.
Manifestazioni e disagi questi che però non trovano spazio nei nostri mezzi di informazione dato che il governo di Maia Sandu è saldamente posizionato sulla linea tracciata dalla Nato e dall’Unione Europea alla quale spera di aderire anche se la maggioranza dei moldavi non sono proprio d’accordo.
Immaginiamo quante paginate avrebbero i nostri quotidiani riempito se avessero impedito, per esempio a Cuba, in Iran, in Venezuela ai manifestanti che intendevano raggiungere il luogo della capitale e la polizia glielo avesse impedito, con discorsi su come questi governi avessero leso il diritto ai manifestanti di protestare.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info