Come previsto l’organizzazione degli stati americani rigetta le elezioni in venezuela
E’ andato tutto come previsto dall’ambasciatore del Venezuela presso le Nazioni Unite, Samuel Moncada, che qualche giorno fa aveva denunciato che l’OSA avrebbe cercato di respingere l’evento elettorale del 6 dicembre come parte del mandato costituzionale venezuelano di rinnovare il potere legislativo, e che avrebbe salutato la presunta consultazione promossa dall’opposizione radicale, guidata dal militante di estrema destra Juan Guaidó, “per invadere il Venezuela”.
E infatti l’Organizzazione degli Stati Americani, di cui il Venezuela non fa più parte da 2 anni, ha tenuto una sessione virtuale straordinaria per attaccare nuovamente la Repubblica Bolivariana. Con 21 voti favorevoli, 2 contrari, 5 astensioni e 6 assenti, l’OSA ha approvato una risoluzione di “rigetto delle elezioni parlamentari del 6 dicembre in Venezuela”. Il documento chiede inoltre “che si indichino al più presto elezioni presidenziali e parlamentari libere, eque, trasparenti e legittime, con un’osservazione elettorale indipendente e credibile, come parte di un processo di transizione che porta alla nomina di un governo eletto democraticamente e secondo la volontà del popolo venezuelano e la costituzione venezuelana”.
Nel corso della riunione, l’ambasciatore argentino Carlos Raimundi si è astenuto dal votare a favore della risoluzione che condanna le elezioni parlamentari, rifiutando a nome del suo governo che si siano svolte in maniera “fraudolenta” e “in condizioni né libere né eque”. E ricordando che l’amministrazione di Alberto Fernández ha condannato i blocchi e le sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti.
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