TIMES: GLI UCRAINI TENTARONO DI IMPADRONIRSI DELLA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPOROZHYE
Nell’autunno scorso la centrale nucleare di Zaporozhye, in Ucraina, una delle più grandi d’Europa, è stata bersaglio di numerosi attacchi e si è temuto per una catastrofe nucleare, la versione ufficiale del governo di Kiev, prontamente diffusa da tutti i mezzi di informazione occidentale, era che a bombardare la centrale fossero i russi.
In guerra le versioni su i fatti che accadano sono ovviamente molto distanti l’una dall’altra, e non potrebbe essere diversamente ma in certi casi occorre rendersi conto di chi mente. Nel caso del conflitto tra Russia ed Ucraina i bugiardi sono sempre e comunque i russi anche quando la logica imporrebbe il contrario.
L’esempio della centrale di Zaporozhye che è stata per mesi bombardata è un caso emblematico. Secondo la retorica occidentale sarebbero stati i russi a bombardare la centrale nonostante al suo interno ci fossero proprio militari di Mosca, insomma gli scemi che dirigono le operazioni russe sul terreno avrebbero deciso di autobombardarsi.
Il 19 novembre scorso un’azione militare pianificata da Kiev, utilizzando 37 barche e motoscafi, aveva tentato di impadronirsi della centrale nucleare. Il Ministero della Difesa russo aveva diffuso una nota in cui si affermava che l’attacco era stato respinto e 14 imbarcazioni erano state affondate. All’azione militare ucraina che intendeva prendere il controllo della centrale hanno partecipato 600 soldati di Kiev.
A quasi sei mesi di distanza da quell’azione il quotidiano Times pubblica un articolo in cui ammette praticamente la versione fornita dal Ministero della Difesa di Mosca ovvero che i militari russi avessero tentato di sbarcare nei pressi della centrale per prenderne il controllo.
Durante l’azione le truppe d’elite ucraine, che a bordo delle barche e dei motoscafi avevano attraversato il fiume Dniepr, persero una novantina di soldati. Il tentativo di impadronirsi della centrale fu sventato grazie all’uso intenso della contraerea da parte delle forze armate russe. Nell’articolo del Times si legge anche che l’intelligence degli Stati Uniti avrebbe dato informazione ed avrebbe aiutato la sua pianificazione. Si legge inoltre che l’azione era stata coperta con il lancio di missili statunitensi Himars. Un missile ha pure colpito l’amministrazione comunale della città di Energodar, dove sorge la centrale.
All’epoca la versione russa non fu presa assolutamente in considerazione dai mezzi di informazione occidentali che preferirono, guarda il caso, continuare a sostenere che fossero i militari russi a spararsi volontariamente contro. A quasi sei mesi dal giorno in cui l’esercito ucraino tentò di impadronirsi della centrale di Zaporozhye il quotidiano Times per fortuna rimette a posto la storia.
Questo ovviamente non significa che le autorità russe siano per definizione portatrici sane di verità, ma un minimo di senso critico in un’informazione che si dichiara libera dovrebbe esserci e soprattutto occorrerebbe lasciare da parte le veline che arrivano da Kiev e magari provare ad approfondire le notizie. Cosa purtroppo difficile quando per partito preso ti schieri da una parte.
Noi abbiamo sempre scritto che i bombardamenti sulla centrale di Zaporozhye non potevano essere compiuti dalle forze armate russe non perché eravamo l’ a vedere ma semplicemente perché non era logicamente possibile: chi sano di mente avrebbe sparato contro una centrale controllata dalle sue truppe. Ma alle volte anche la logica, per qualcuno, forse per troppi, può non valere.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info