Il Ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez ParrillaIl Ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez Parrilla

CONCESSO ASILO POLITICO AL CUBANO CHE AVEVA RUBATO UN AEREO PER FUGGIRE NEGLI USA

 

In una nota il Ministero degli Esteri di Cuba condanna la decisione di un giudice statunitense di concedere l’asilo politico al cittadino cubano Rubén Martínez.

Cuba condanna la concessione di asilo politico negli Stati Uniti al cittadino cubano Rubén Martínez, autore del dirottamento di un aereo civile, lo scorso ottobre con il quale si era diretto illegalmente negli Stati Uniti.

Il 21 ottobre scorso  Martinez, di 29 anni, ha rubato un aereo usato per la disinfestazione  ed è atterrato in Florida, negli Stati Uniti. Ha giustificato la sua richiesta di asilo adducendo che aveva paura per la sua incolumità sostenendo che se fosse tornato sull’isola la sua vita sarebbe stata in pericolo. Il pilota era detenuto in un centro di immigrazione in Florida in attesa che le  autorità migratorie valutassero  il suo caso.

Le autorità cubane  hanno convocato martedì al ministero degli Esteri l’incaricato d’affari dell’ambasciata statunitense, Benjamin Ziff, per comunicargli ufficialmente la protesta dell’isola dopo la decisione di un giudice di concedere giovedì asilo politico al pilota che ha rubato un aereo per emigrare illegalmente lo scorso ottobre negli Stati Uniti.

Il ministero degli Esteri cubano in un comunicato ha chiesto” la devoluzione  di Martínez, oltre alla restituzione dell’aereo, che apparteneva alla statale Empresa Nacional de Servicios Aéreos S.A. (ENSA), affermando che “gli atti di pirateria aerea costituiscono reati previsti da diverse convenzioni internazionali ratificate da Cuba e dagli Stati Uniti”.

Il ministero degli Esteri dell’isola ha condannato la decisione del governo degli Stati Uniti e “del suo sistema giudiziario, che li rende, in pratica, complici e stimolatori della pirateria e del furto aereo, crimini che, se tollerati e protetti, potrebbero stimolare atti illeciti simili con ripercussioni negative per la sicurezza nazionale di entrambi i paesi”.

Infine occorre notare la velocità con cui, in solo cinque mesi, il sistema giudiziario statunitense ha concesso l’asilo politico al giovane cubano: negli Stati Uniti esistono immigrati clandestini di prima classe, i cubani, e di seconda, tutti gli altri ispanici che aspettano anni per avere definita la loro posizione.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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