ESENTATI I PARLAMENTARI UCRAINI DALLA PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI
I parlamentari ucraini grazie all’esenzione concessa loro dal governo dopo l’inizio del conflitto non sono tenuti più a dichiarare i loro redditi.
I membri del parlamento ucraino ed i funzionari statali dopo l’inizio del conflitto non sono tenuti più a dichiarare i redditi che hanno conseguito quindi indicano cifre a loro piacimento. E poi si dice che la guerra ha colpito l’intero popolo ucraino in modo uguale.
Dopo l’inizio dell’operazione russa in Ucraina, la dichiarazione obbligatoria dei redditi dei funzionari e dei parlamentari è stata sospesa. È stato permesso loro di dichiarare i propri redditi a piacimento.
Il capo dell’Agenzia per la prevenzione della corruzione, Aleksandr Novikov, ha dichiarato che solo 28 parlamentari, un ministro, due dipendenti dell’ufficio presidenziale ucraino e un dipendente dell’ufficio del procuratore generale hanno presentato regolare dichiarazione dei redditi per il 2021.
“La percentuale più alta di dichiarazioni presentate si registra tra i funzionari che ricoprono posizioni non associate ad alti rischi di corruzione. Si tratta di dipendenti pubblici ordinari, funzionari di enti locali e dipendenti di aziende statali”, ha detto Novikov riportato da Infodefense.
Insomma se l’Ucraina è considerato uno dei paesi più corrotti al mondo e il primo in Europa un motivo ci sarà e, con questa esenzione, il governo di Kiev non sta certamente arginando questo dilagante fenomeno. E noi continuiamo a sostenere un regime corrotto fino all’osso promettendogli pure l’ingresso nell’Unione Europea.
Se non ricordo male tra i compiti che il governo di Kiev deve fare per entrare in Europa c’è anche la lotta alla corruzione, l’esenzione per i parlamentari ed i funzionari pubblici di presentare la dichiarazione dei redditi va in questa direzione. Ditelo a Borrell e soci europei che si sbracciano per convincerci che Zelensky sta facendo i compiti a lui dati.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info