L’ITALIA HA SPESO UN MILIARDO DI EURO PER IL SOSTEGNO MILITARE ALL’UCRAINA
Tutte le nazioni devono fare la sua parte per sostenere l’Ucraina ed il nostro paese non si è tirato indietro perché quando lo Zio Sam chiama, qualunque governo sia al potere, scatta sull’attenti.
Come tutti gli altri paesi che sostengono la democrazia in Ucraina anche l’Italia sta facendo del suo meglio per armare l’esercito di Kiev. Il Ministro degli Esteri e vice Presidente del Consiglio dei Ministri Antonio Taiani in un’intervista al Corriere della Sera ha dichiarato che il nostro paese ha già stanziato un miliardo di euro in armamenti per l’Ucraina suddivisi in cinque pacchetti.
Sono dunque cinque i pacchetti militari, per un valore di un miliardo di euro, che il nostro governo ha stanziato per sostenere Zelensky e soci dall’inizio del conflitto. ma non pensiate che sia finita qui, Infatti, nella stessa intervista, Antonio Taiani ha dichiarato che il governo sta lavorando al sesto pacchetto di aiuti militari per Kiev.
“L’Italia ha già fornito all’Ucraina 5 pacchetti di aiuti nel campo della difesa per circa 1 miliardo di euro. È in preparazione un sesto pacchetto, che include sistemi di difesa aerea”, ha detto. Quindi altri soldi da spendere per la democrazia in Ucraina. Faccio notare che lo stesso importo speso per i precedenti aiuti militari vale quanto il reddito di cittadinanza o il bonus di 30 centesimi sulla benzina abrogato da questo anno dal governo della patriottica Giorgiona nazionale.
L’Italia “sostiene ogni pista possibile per arrivare a una pace giusta in Ucraina, che significa l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina”, afferma Taiani e per questo il governo continua ad inviare armi, un po’ strana la posizione del Ministro degli Esteri.
Il titolare della Farnesina osserva che il conflitto “deve finire al più presto” ma, allo stesso tempo aggiunge che “per i Paesi alleati dell’Ucraina deve essere ben chiaro che dobbiamo fare tutto il possibile per aiutare questa nazione nella sua battaglia per l’indipendenza”. Allora se siamo alleati dell’Ucraina dovrebbe dire ufficialmente che l’Italia è in guerra contro la Russia, perché non si può essere alleati di una delle parti nel conflitto e non essere in guerra con l’altra.
Ha aggiunto infine che in collaborazione con la Francia si sta finalizzando l’invio del sistema di difesa aerea Samp-T e “ci sono altre azioni a cui lavoriamo riservatamente”.
Insomma il nostro paese segue alla lettera, come un buono e disciplinato scolaretto, le politiche della Nato e dell’Unione Europea che vedono l’unica soluzione alla fine del conflitto combattere, con le armi consegnate alle forze armate di Kiev, fino all’ultimo ucraino.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info