ATTACCO MISSILISTICO SU TUTTO IL TERRITORIO UCRAINO
E’ scattato nuovamente questa mattina l’allarme aereo in tutto il territorio ucraino per un nuovo attacco missilistico russo contro le strutture critiche ed energetiche dell’Ucraina.
L’allarme aereo è stato decretato in tutto il territorio del paese e sii registrano esplosioni nelle provincie di Kiev, Vínnitsa, Nikolayev, Odessa, Dnepr, Lvov, Ivano-Frankovsk e Jmelnitski. I media locali riferiscono che i sistemi di difesa antiaerea sono stati attivati in diverse province.
Il governatore di Járkov, Oleg Sinegúbov, ha scritto sul suo canale Telegram che sono stati registrati due impatti di missili contro un impianto nella provincia. Secondo i rapporti, la fornitura di elettricità è stata interrotta in diverse zone di Kharkiv e ha causato l’arresto del funzionamento della metropolitana in città. Anche nella provincia di Lvov è stato registrato un impatto di un missile contro una struttura critica. Sono state inoltre diffuse immagini in cui si può osservare il fumo dopo le esplosioni nella provincia di Dnepr.
Il Ministero dell’Interno della Moldavia ha riferito che i resti di un missile sono caduti vicino al distretto di Briceni nel nord del paese. Si tratta probabilmente di un missile della contraerea ucraina sfuggito al controllo. A seguito di questo, hanno aumentato il numero di agenti di polizia nella zona di confine con l’Ucraina per sorvegliare lo spazio aereo e l’area che confina con il territorio ucraino.
Anche a Dnepropetrovsk un missile della contraerea ucraina ha sbagliato il suo bersaglio cadendo su un complesso residenziale. Subito ovviamente è stata incolpata la Russia e, con la velocità di un centometrista, Zelensky ha chiesto altre armi all’occidente per impedire che ciò possa verificarsi in futuro. Nella città di Karkov l’erogazione dell’energia elettrica è stata sospesa.
I missili russi hanno colpito praticamente tutte le provincie dell’Ucraina, gli stessi missili, che secondo le fonti occidentali, dovevano finire addirittura a marzo, poi ad ottobre, poi a novembre e poi a dicembre ma che continuano a cadere sul territorio ucraino. E’ di pochi giorni fa la notizia apparsa sul Corriere della Sera che Mosca aveva a disposizione solamente altri 90 missili che avrebbero potuto coprire solamente un altro raid, quindi secondo il ben informato quotidiano italiano questo dovrebbe essere l’ultimo attacco missilistico che la Russia può eseguire.
Nonostante il Presidente ucraino Zelensky, a cui fanno eco i soliti mezzi di informazione che attingono le loro notizia solo dalle veline passate da Kiev, non ammetta ancora che la città di Soledar sia stata persa il Comandante in Capo dell’Esercito Ucraino, Valeriy Zaluzhny, ammette l’impossibilità di riconquistare Soledar, ormai controllata dai russi; i tre tentativi della controffensiva ucraina sono falliti.
I canali ucraini, citando le fonti, riferiscono che Zaluzhny, in un rapporto sulla situazione a Soledar, ha raccomandato all’Ufficio del Presidente di abbandonare l’idea di riprendere la città, dove la compagnia Wagner sta ultimando l’operazione di ricognizione. Secondo quanto riferito, Zaluzhny ritiene sia ora più opportuno concentrare gli sforzi nella difesa di Artemovsk (Bakhmut), dove ancora si combatte nella zona industriale e nella zona sud-orientale.
Dunque, le fonti rilevano che Zelensky è stato informato del fallimento dei tre tentativi di contrattacco ucraino a Soledar, in cui erano coinvolte le Brigate 25°, 17° e 72°. Per di più, il giorno prima era stato informato dal fronte che l’Ucraina stava muovendo le riserve, nella speranza di riconquistare Soledar. Ma si sa la propaganda durante i conflitti militari regna sovrana.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
Vengono riportati da Infodefense i seguenti obiettivi colpiti dalle forze militari russe:
– Kharkov: quattro obiettivi colpiti di un impianto energetico e di uno industriale, tra cui un obiettivo nei pressi della stazione di Losevo, dove si trova lo stabilimento metalmeccanico “KhTZ” e la sottostazione di Losevo da 330 kw. La città ha perso parzialmente elettricità e acqua, e la metropolitana si è fermata.
– Zaporozhye: colpito dai missili uno degli stabilimenti industriali della città (conferma dell’Amministrazione provinciale).
– Odessa: esplosioni sono state udite nell’area residenziale di Kotovsky, così come nei dintorni di Dachnoe e Usatovo. Il trasporto elettrico in città è fermo.
– Leopoli: le autorità locali hanno riferito che è stato colpito un impianto energetico.
– Ivano-Frankovsk: colpita una stazione dell’energia elettrica, in loco è scoppiato un incendio.
– Vinnitsa: un colpo a un’infrastruttura energetica. È possibile che l’obiettivo fosse ancora una volta la centrale di Ladyzhyn.
– Dnepropetrovsk: a seguito di alcune esplosioni, in un quartiere cittadino mancano completamente elettricità e acqua. Sono iniziati problemi di telecomunicazioni in città.
– Nikolayev: esplosioni in provincia.
Sul web sono apparse informazioni relative a un attacco a una delle stazioni ferroviarie di Kiev, tuttavia, è molto probabile che il fumo di una locomotiva a vapore, che il regime locale utilizza in caso di carenza di energia, sia stato scambiato per quello di un’esplosione.
Le Forze armate russe hanno colpito anche obiettivi a Kherson, cosa che ha creato problemi con la luce nei pressi del centrale Hotel Fregat.
Come nei precedenti attacchi i russi hanno simulato finti bersagli per identificare le postazioni della difesa antiaerea ucraina. Questo ha anche permesso di neutralizzare la difesa antiaerea prima che i missili da crociera si avvicinassero agli obiettivi effettivi.