IN PERU’ GLI SCONTRI TRA MANIFESTANTI E POLIZIA PROVOCANO 17 MORTI
Ieri le proteste contro il governo d Dina Boluarte in Perù sono continuate e la brutale repressione della polizia contro i manifestanti nelle vicinanze dell’aeroporto di Juliaca, nel dipartimento di Puno, ha causato la morte di 17 persone, ha confermato l’ufficio del difensore civico.
Il direttore della Direzione Regionale della Salute di Puno, Ismael Cornejo, ha spiegato che uno dei deceduti è morto per una ferita d’arma da fuoco alla testa e un’altra al polmone. Ha anche sottolineato che la popolazione ha denunciato il sorvolo di elicotteri a bassa quota, da dove le forze di sicurezza presumibilmente lanciano gas lacrimogeni e sparano ai manifestanti.
Il numero dei manifestanti che hanno perso la vita dall’inizio delle proteste sale quindi a 45, dato che in precedenza erano stati confermati 28 decessi durante gli scontri con la polizia. Il governo regionale di Puno ha decretato tre giorni di lutto, a partire da martedì, in tutto il dipartimento per queste morti. Al lutto si è aggiunto anche il governo regionale di Cusco.
Il presidente del Consiglio dei ministri, Alberto Otárola, ha riferito lunedì sera che una delegazione di alto livello dell’esecutivo viaggerà martedì a Puno per dialogare con i manifestanti.
Le manifestazioni di protesta ed i blocchi stradali nelle principali arterie di comunicazione continua anche oggi. Secondo l’ultimo rapporto della Soprintendenza del Trasporto Terrestre di Persone e Merci questa mattina sono stati alzati 45 blocchi stradali in sei regioni del paese, colpendo 10 strade nazionali.
L’epicentro delle mobilitazioni e delle interruzioni del traffico si trova nel dipartimento di Puno, ma ci sono azioni a Cusco, Arequipa, Apurímac e Madre de Dios, nel sud del paese; così come in Amazonas, a nord. Cusco si è svegliata con il trasporto sospeso e con i negozi chiusi mentre i cittadini delle province di Canchis e La Convención si stanno recando nella città per manifestare questo pomeriggio.
Inoltre questa mattina il Ministero dell’Interno ha riferito che sconosciuti “hanno fermato e attaccato” nelle prime ore del mattino una pattuglia della polizia nazionale, mentre stava conducendo giri di sorveglianza nella città di Juliaca.
Nel comunicato si legge che un gruppo di sconosciuti ha bloccato la pattuglia composta da due agenti e poi li hanno assaltati e derubati delle armi di ordinanza e delle munizioni, Un corpo di una persona carbonizzata non ancora identificata è stato trovato accanto al veicolo della polizia che è stato incendiato.
Uno dei poliziotti feriti, il sottufficiale Ronald Villasante Toque, che guidava la pattuglia, è riuscito a comunicare telefonicamente con i suoi colleghi, ai quali ha raccontato l’accaduto, denunciando la scomparsa del suo compagno, il sottufficiale José Luis Soncco Quispe.
Le proteste in Perù sono iniziate dopo che il Congresso ha destituito il Presidente Pedro Castillo e che successivamente è stato incarcerato. I manifestanti chiedono la celebrazione delle elezioni al più presto, lo scioglimento del Parlamento, la convocazione di un’assemblea costituente e il ritorno di Castillo alla presidenza.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info