PERU’: PEDRO CASTILLO CHIEDE ASILO POLITICO AL MESSICO
La magistratura peruviana ha deciso oggi l’arresto preventivo” dell’ex presidente Pedro Castillo, indagato per il presunto reato di ribellione, dopo aver annunciato ieri lo scioglimento del Congresso e un’altra serie di misure. La decisione contro Castillo è stata presa dal Tribunale Supremo d’Inchiesta Preparatoria, a cura del giudice Juan Carlos Checkley, su richiesta della Procura peruviana.
Secondo la decisione del tribunale la detenzione preventiva durerà sette giorni ed è iniziata il 7 dicembre e terminerà il 13 dicembre 2022.. La Procura ha aggiunto che Castillo è anche indagato per i reati di cospirazione e ribellione compiuti in flagranza.
Le accuse presentate dal procuratore Patricia Benavides che hanno permesso di arrestare l’ex presidente peruviano si basano sul fatto che Castillo presenta un alto e imminente pericolo di fuga e potrebbe per questo sottrarsi all’indagine della giustizia”.
La Procura sostiene, secondo la risoluzione, che Castillo sarebbe stato intercettato mentre si stava dirigendo con la sua famiglia all’ambasciata messicana “per chiedere asilo politico”. Inoltre, dice che questa “alta probabilità” di presunta fuga “si deduce dalla dichiarazione del cancelliere del Messico lo stesso giorno”.
Pedro Castillo ha presentato formalmente la sua domanda di asilo al governo messicano in una lettera inviata al presidente Andrés Manuel López Obrador. L’informazione è stata confermata dal ministro degli Esteri messicano Marcelo Ebrard, che ha mostrato il documento firmato dall’avvocato difensore di Castillo, Víctor Pérez Liendo.
Nella lettera, Liendo spiega a López Obrador che Castillo sarebbe vittima di una “persecuzione fondata” da parte degli organi di giustizia peruviani, “che hanno assunto un carattere politico nelle loro azioni”. (Cuba Debate)
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info