Carri armati LeopardCarri armati Leopard

CHE FINE FANNO LE ARMI INVIATE ALL’UCRAINA?

 

Che fine fanno le armi che arrivano in ucraina? Alla domanda è piuttosto facile rispondere se si da un’occhiata nel dark web.

Non è una novità trovare armi sul dark web ma trovarne di provenienza ucraina conferma quanto da tempo viene sostenuto da varie parti ovvero che il controllo degli armamenti che arrivano in Ucraina non è sotto il controllo del governo.

Come abbiamo già documentato in altri articoli sul dark web si possono acquistare armi di qualunque tipo ed il massiccio invio di armamenti all’Ucraina da parte dei paesi occidentali ha alimentato questo commercio illegale.

Dopo il drone kamikaze Switchblade 600, un’arma prodotta dalla statunitense AeroVironment per conto dell’esercito degli Stati Uniti venduto al prezzo di 7000 dollari, ed i Javelin ATGM, un’arma anti carro a guida infrarossa portatile in servizio nelle forze armate statunitensi, venduta al prezzo di 30.000 dollari, di cui abbiamo parlato in un altro articolo, nel supermarket delle armi abbiamo trovato anche dei fucili mitragliatori Kalashnikov AKM 47 e Kalashnikov AK 74M , venduti rispettivamente a 0,69 e 0,89 Bit Coin, se però si volesse risparmiare è possibile anche acquistarne usati.

Armi vendute sul dark web

Un’inchiesta di Sputnik Arabic pubblicata alcuni mesi fa invece aveva svelato come gli ucraini vendono con estrema facilità le armi consegnate dalla Nato sul dark web a chiunque ne faccia richiesta.

I giornalisti si erano finti membri del gruppo yemenita degli Houthi ed interessati all’acquisto di un ingente quantitativo di fucili M4, anche questi di fabbricazione statunitense. La consegna doveva essere effettuata nel porto di Hodeida, l’unico controllato dagli Houthi. I fucili avrebbero dovuto viaggiare in barili contrassegnati come olio per motori per non dare sospetti, in totale l’acquisto sarebbe dovuto essere di 200 fucili con munizioni e 400 granate.

Riguardo alla possibilità che gli ucraini potessero vendere sul mercato nero le armi ricevute l’ex analista del Pentagono Karen Kwiatkowski ha affermato che era prevedibile che le armi inviate all’Ucraina fossero vendute al mercato nero dalle forze di sicurezza ucraine.

La rivendita da parte delle forze di sicurezza ucraine delle armi ricevute dall’Occidente sul mercato nero era prevedibile, dal momento che non erano in grado di integrarle in una strategia di combattimento, ha detto l’ex analista del Pentagono Karen Kwiatkowski alcuni mesi fa.

Secondo lei, questa situazione è tipica di quasi tutti i moderni conflitti armati. I casi di riesportazione di armi occidentali da parte dell’Ucraina sono stati ben documentati durante i combattimenti nel Donbass, nel 2015 e nel 2016.

Insomma il supermarket delle armi di contrabbando provenienti dalle scorte ucraine è sempre aperto e ben rifornito. Noi continuiamo intanto a riempirne gli scaffali con le nostre laute donazioni.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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