L’incidente al North Stream

IL GASDOTTO NORTH STREAM 1 DEVE ESSERE RIAPERTO

 

Sempre più politici tedeschi chiedono la riapertura del gasdotto North Stream 1 che portava il gas direttamente dalla Russia alla Germania oramai inutilizzabile a seguito del sabotaggio del 26 settembre scorso.

Questa volta a sostenere la necessità di approvvigionamento di gas dalla Russia attraverso il North Stream 1 è stato Michael Kretschmer, primo ministro dello stato federale tedesco di Sassonia, rileva Der Spiegel. Dalle nostre parti invece solo a pensarlo si viene definiti come minimo putiniani o sostenitori del nemico, ma evidentemente in Germania ancora qualcuno pensa agli interessi del proprio paese invece di rispondere sempre signorsì allo Zio Sam.

“Abbiamo bisogno di contratti a lungo termine per le consegne di gas liquefatto dagli Stati Uniti, dal Qatar e da altri stati arabi. […] E quando la guerra sarà finita, dovremo usare di nuovo il gas russo”, ha commentato Kretschmer. Rispondendo alla domanda se il Nord Stream 1 dovesse essere riparato, ha detto che la Germania dipende “dal gasdotto, e questo è possibile solo con i gasdotti in funzione”.

Le dichiarazioni del Primo Ministro della Sassonia non si sono limitate solo al North Stream 1 ma inevitabilmente hanno toccato anche le numerose sanzioni applicate alla Russia. Valutando le restrizioni anti-russe, ha notato che le “sanzioni sono sempre migliori dell’uso delle armi”. “Ma devono anche avere l’effetto necessario sull’aggressore. Deve essere chiaro a noi quali effetti causano le sanzioni sull’economia tedesca. Si sta formando uno tsunami”. Inoltre, udite udite, Kretschmer ha affermato che gli effetti negativi delle restrizioni anti-russe per la Germania, come “l’aumento dei costi e dell’inflazione di massa”, erano “prevedibili”. Dalle parti di Palazzo Chigi, nonostante fosse frequentato dai migliori, non se ne sono accorti, non si può pensare sempre a tutto.

Infine da buon putiniano nemico dell’occidente per quanto riguarda la risoluzione del conflitto in Ucraina, Kretschmer ritiene che debba essere raggiunto attraverso negoziati con l’intermediazione congiunta dell’UE, degli Stati Uniti, della Cina, del Giappone e dell’India, disconoscendo la teoria che solo sul campo questa guerra debba essere vinta, ovviamente dall’Ucraina. Tuttavia, ha detto che “non c’è motivo per cui l’Ucraina dovrebbe rendere un solo metro quadrato del suo territorio”.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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