UN ATTENTATO FA CROLLARE PARTE DEL PONTE DI CRIMEA
Questa mattina un camion è esploso sul ponte di Crimea, uno dei principali obiettivi per le forze armate ucraine, che collega l’omonima penisola alla Russia facendo crollare parte di una carreggiata.
Questa mattina alle ore 6.07, ora locale, un’esplosione è stata registrata sul ponte che collega la penisola di Crimea alla Russia. Un camion mentre percorreva il ponte è stato fatte esplodere ed a causato l’incendio di sette serbatoi di carburante di un treno che percorreva il ponte diretto verso la penisola di Crimea.
L’esplosione ha fatto crollare parzialmente parte di una carreggiata del ponte. Nessuno è rimasto ferito, secondo le informazioni preliminari, l’arco sopra la parte navigabile del ponte non ha subito danni ed il passaggio delle navi nello stretto di Kerch non è stato sospeso mentre il traffico è completamente chiuso. Gli incendi sono già stati domati.
Il consigliere del capo dell’ufficio presidenziale ucraino Mikhail Podoliak ha affermato che l’esplosione sul ponte di Crimea è solo “l’inizio”. “Crimea, il ponte, l’inizio. Tutto ciò che è illegale deve essere distrutto, tutto ciò che è stato rubato deve essere restituito all’Ucraina, tutto ciò che è occupato dalla Russia deve essere espulso”, ha scritto
La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha sottolineato che le dichiarazioni pervenute dall’Ucraina sull’esplosione avvenuta nelle prime ore di sabato mattina sul ponte di Crimea rivelano la “natura terroristica” del suo regime.
“La reazione del regime di Kiev alla distruzione delle infrastrutture civili testimonia la sua natura terroristica”, ha scritto la portavoce sul suo canale Telegram.
Le autorità ucraine avevano ripetutamente promesso di attaccare il ponte di Crimea considerandolo uno dei loro obiettivi principali.
Ad aprile, il segretario del Consiglio Nazionale di Sicurezza e Difesa dell’Ucraina, Alexei Danilov, ha affermato che le forze di Kiev sono disposte a compiere un attacco al ponte. “Se avessimo avuto l’opportunità, l’avremmo fatto. Se c’è un’opportunità di farlo, lo faremo sicuramente”, ha osservato.
A metà giugno, prima della consegna dei missili Harpoon, il generale delle forze armate ucraine Dmitri Márchenko ha rivelato che il ponte di Kerch sarebbe stato il principale obiettivo militare una volta che le armi sarebbero state consegnate
In agosto, il consigliere del capo dell’ufficio presidenziale ucraino Mikhail Podoliak ha postato sui suoi social media che il ponte è un “oggetto illegale” che danneggia “l’ecologia” della penisola, quindi doveva essere smantellato. “Non è importante come: volontariamente o no”.
Il ponte di Crimea per la Russia era una delle linee rosse che non dovevano essere superate, si attende quindi una risposta pesante a quanto avvenuto. Questa azione dimostra ancora una volta la volontà del governo di Zelensky di esacerbare il conflitto in corso.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info