ALEXEI ARESTOVICH: “IL PAPA ED ELON MUSK SONO DEGLI ABORIGENI”
Parlare di pace tra Ucraina e Russia per il governo ucraino è un tabù insormontabile e le recenti dichiarazioni sulle prese di posizione del Papa e di Elon Musk che hanno presentato proposte di pace ne sono la dimostrazione.
Il governo ucraino, imbeccato dall’amministrazione Biden e dalla sodale Unione Europea che hanno sempre dichiarato che la guerra in corso tra Russia ed Ucraina deve essere vinta sul campo dagli ucraini, non vuole sentir parlare di possibili negoziati di pace tra le parti.
Le recenti dichiarazioni dei membri del governo di Zelensky sulle proposte di pace o sulla necessità di sedersi ad un tavolo per trovare una soluzione a questo conflitto ne sono la plastica dimostrazione. Un consigliere dell’ufficio della presidenza ucraina, Alexei Arestovich, ha definito “aborigeni” Papa Francesco e l’uomo d’affari Elon Musk dopo che il leader religioso e il magnate hanno proposto idee per porre fine al conflitto del paese europeo con la Russia.
“Quella banda di innocenti aborigeni mi stanca, Francesco è ora un marziano”, ha dichiarato il funzionario di Kiev e ha considerato che le prospettive del capo dello Stato Vaticano e del capo di Tesla si stanno espandendo in Occidente e devono finire il più presto possibile.
Papa Francesco ha più volte ribadito la necessità di trovare una soluzione al conflitto ed ha gettato la responsabilità di questa situazione su entrambi gli schieramenti. Per l’Ucraina il solo sentire parlare di proprie responsabilità nel conflitto scatena le più forti critiche che si spingono fino a definire il Papa un aborigeno sottolineando la loro visione razzista dei popoli.
Elon Musk invece due giorni fa aveva pubblicato un messaggio su Twitter in cui proponeva un piano di pace in quattro punti: la celebrazione di un nuovo referendum nelle zone annesse dalla Russia, che l’Ucraina continuasse ad essere neutrale, che la Crimea restasse russa e che le venisse garantita la somministrazione dell’acqua. Aver solo ipotizzato una mediazione è costato al magnate sud africano critiche ed insulti dai membri del governo e dai funzionari di stato ucraino.
Inoltre ieri il Presidente Zelensky, a scanso di equivoci, ha firmato un decreto in cui si dichiara che nessuno può negoziare con Putin. Un decreto che di fatto chiude ogni possibilità di trattativa per raggiungere una pace tra Russia ed Ucraina ed estende il conflitto all’infinito, ovvero fino a quando resterà un ucraino o un russo vivo, per la gioia degli Stati Uniti e della sottomessa Europa che non hanno mai dimostrato alcun interesse nel far concludere questa assurda guerra.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info