IL GAS NON MANCA MA FORSE RESTEREMO SENZA CELLULARI
Sul mercato il gas non manca, ce n’è in quantità, ma è la speculazione che ne fa aumentare il prezzo, mentre la possibile riduzione delle forniture di energia elettrica mettono in serio pericolo le reti cellulari.
In un’intervista il Presidente di Federpetroli Michele Marsiglia riguardo alla disponibilità di gas sul mercato ha affermato che “Sul mercato non manca, gas ce n’è in quantità, come pure il petrolio”. Dalla sua affermazione si potrebbe quindi dedurre che gli aumenti stratosferici che nel corso di quest’ultimo anno e mezzo hanno caratterizzato il mercato del gas non siano da ricercarsi nella mancanza di gas ma nella speculazione.
Si sta scommettendo non sulla penuria di gas al momento ma sulla possibile sua mancanza in futuro e questo inesorabilmente fa aumentare le quotazioni dell’oro blu. Non solo questo fa sì che all’orizzonte degli italiani si stiano addenzando nubi cupe per il futuro.
Secondo lo stesso Presidente di Federpetroli un altro grande problema potrebbe, nel breve periodo, causare seri problemi ai consumatori oltre agli alti costi. Infatti Michele Marsiglia alla domanda sul perché le utilities che comprano il gas dai grossi fornitori per poi rivenderlo ai propri clienti si trovano in difficoltà ha risposto “Perché per acquistare il gas devono disporre della liquidità necessaria. Il problema è che per avere la stessa quantità oggi devono pagare magari sei volte il prezzo versato un anno fa. E non tutte hanno le risorse necessarie in cassa”.
Ciò significa che i rivenditori di gas non hanno risorse necessarie per acquistare dai distributori il gas necessario alle forniture dei loro clienti.. Non hanno risorse disponibili per onorare gli onerosi contratti e non possono far ricorso a fidi bancari perché non possono dare garanzie che dai loro clienti verranno pagate. Insomma se i clienti non hanno denaro per pagare le bollette i rivenditori non avranno le risorse necessarie per acquistare il gas da fornire, si rischia dunque il default di queste aziende.
Secondo Marsiglia il governo italiano dovrebbe imitare quanto fatto dal nuovo Primo Ministro britannico, aggiungo io anche dal governo tedesco ieri, ovvero stanziare centinaia di miliardi di Euro per calmierare il costo delle bollette. Facile chiedere ai governi aiuti quando la popolazione non è in grado di pagare i conti energetici attingendo alle risorse pubbliche per evitare che il sistema salti per aria. Invece di combattere la speculazione si richiede l’intervento pubblico per evitare che le varie aziende private falliscano.
Sarebbe molto più semplice mettere in discussione tutto l’impianto sanzionatorio imposto alla Russia che colpisce chi lo ha costruito invece di colpire il sanzionato. Ma ciò porterebbe ad abiurare anni di politica estera nei confronti dell’Ucraina, il paese buono in questa contesa. Oltretutto ciò cozzerebbe frontalmente con quanto deciso dagli Stati Uniti per noi.
Intanto dall’Unione Europea, per combattere la crisi energetica, arriva la richiesta di ridurre i consumi del 10 per cento. Facile anche questo da dire ma ciò comporterà l’inevitabile sospensione parziale della somministrazione di energia elettrica. Per alcune ore potremmo vederci togliere la corrente ed il gas dalle nostre case.
Uno dei tanti problemi che si potrà verificare a causa dei tagli alla corrente elettrica o dei razionamenti energetici sarà anche la temporanea sospensione delle forniture del servizio di telefonia mobile.
Un tempo impensabile ma oggi potrebbe diventare realtà. Quest’inverno i telefoni cellulari potrebbero rimanere spenti in tutta Europa se i tagli alla corrente elettrica o i razionamenti energetici dovessero mettere parzialmente fuori uso le reti mobili della regione, riporta Reuters.
I funzionari del settore delle telecomunicazioni affermano di temere che un inverno rigido metterà a dura prova le infrastrutture di telecomunicazione europee, costringendo le aziende e i governi a cercare di mitigarne l’impatto.
Alcuni dirigenti del settore delle telecomunicazioni hanno detto che attualmente in molti paesi europei non esistono sistemi di backup sufficienti per gestire interruzioni di corrente di ampia portata, con la prospettiva di interruzioni della telefonia mobile.
Le antenne usate per la trasmissione del segnale dei nostri cellulari hanno delle batterie di Backup che garantiscono, in caso di blackout elettrico, il loro funzionamento ma la loro durata si limita a poco più di mezz’ora. Quindi trascorso questo tempo si spegneranno lasciando i nostri dispositivi al buio. Infatti l’Europa conta quasi mezzo milione di torri di telecomunicazione e la maggior parte di esse dispone di batterie di backup che garantiscono circa 30 minuti di alimentazione, poi il buio.
In Francia le aziende di telefonia mobile hanno chiesto di esentare le loro antenne dai blackout programmati ma l’azienda elettrica francese ha affermato che non spetta a lei questa decisione ma alla politica. A questo vanno aggiunti anche problemi tecnici, a tale proposito un funzionario del ministero delle Finanze francese ha affermato che “Forse entro quest’inverno miglioreremo le nostre conoscenze in materia, ma non è facile isolare un’antenna mobile (dal resto della rete)”.
Anche in Svezia, Germania ed Italia i gestori della telefonia mobile sono sul piede di guerra. Nel nostro paese l’italiana Assotelecomunicazioni, ha detto a Reuters che vuole che la rete mobile sia esclusa da qualsiasi interruzione della fornitura di corrente o di risparmio energetico e che solleverà la questione con il nuovo governo.
Sul lato delle telecomunicazioni poi anche i telefoni fissi saranno isolati in caso di sospensione dell’erogazione elettrica. Infatti oramai la quasi totalità dei telefoni fissi nelle abitazioni e nelle imprese funzionano attraverso la rete dati ADSL. Se non c’è corrente il router non funziona.
Di fronte ai nuovi aumenti annunciati per domani delle bollette di gas ed energia elettrica ed ai possibili disagi causati dai temporanei blackout elettrici per risparmiare restando però fedeli all’alleanza atlantica la nostra politica è come sempre latitante ed attenta ai propri interessi di bottega. Infatti sui nostri media si affollano giornalisti ed analisti che dibattono su quando ed in che modo il Partito Democratico farà l’ennesimo congresso oppure se a Salvini toccherà il tanto agognato Ministero dell’Interno. Tutti argomenti che cambieranno il corso delle nostre vite.
Forse se agli italiani gli toglieranno, anche per un breve tempo, la possibilità di stare di fronte allo schermo del loro telefonino si sveglieranno e scenderanno in piazza per manifestare. Tutto agli italiani si può fare ma immaginate voi se durante la trasmissione di una partita andasse via la corrente, potrebbe scatenarsi davvero la rivoluzione.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info