BOMBARDATO L’OSPEDALE PRINCIPALE DI DONETSK
La città di Donetsk continua ad essere sotto il fuoco dell’artiglieria ucraina: ieri bombardato l’ospedale principale dove sette civili hanno perso la vita.
I bombardamenti sulla città di Donetsk che da vari mesi si susseguono senza interruzioni ieri hanno provocato sette morti e una ventina di feriti. L’artiglieria ucraina ha bombardato l’ospedale principale Kalinin della città provocando la morte di sette civili ed il ferimento di ventisette, secondo quanto denunciato dal Sindaco della città Alexei Kulemzin.
Sempre ieri nei pressi del parco centrale della città un colpo è esploso vicino al capolinea del filobus. L’esplosione ha ferito gravemente una donna, dopo una ventina di minuti, mentre i soccorritori prestavano le prime cure alla donna ferita, altri due colpi sono esplosi a pochi metri dal primo uccidendo due persone ferendone altre cinque. Sempre ieri nel distretto di Petrovsky, in un parco, altri colpi di artiglieria hanno ucciso altri tre civili.
Ogni giorno a Donetsk questa triste storia si ripete tragicamente nell’indifferenza dei nostri mezzi di informazione di massa che censurano qualunque azione militare ucraina. perché altrimenti il consenso attorno alla necessità di continuare la guerra all’infinito potrebbe mutare. Da quando l’occidente ha fornito nuove armi l’esercito ucraino può bombardare facilmente tutti i distretti della città. Infatti nei primi mesi i colpi d’artiglieria non raggiungevano il centro di Donetsk perché l’esercito non disponeva di armi capaci di raggiungere queste distanze.
E’ quindi grazie alle nostre armi che ogni giorno muoiono civili che hanno la sola colpa di non voler andarsene dalla loro città, ma soprattutto i costanti bombardamenti vengono eseguiti dall’esercito ucraino direttamente sulla popolazione perché in quelle zone non sono presenti insediamenti, militari violando qualsiasi convenzione internazionale.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info