UN TRENO IMPAZZITO STA PER TRAVOLGERCI MA I PARTITI NON SE NE PREOCCUPANO
Un sondaggio realizzato da You Trend pubblicato ieri da La7 indica al primo posto tra le priorità per gli italiani gli aumenti delle bollette ma in questa surreale campagna elettorale nessuno dei partiti sembra preoccuparsene.
Il sondaggio pubblicato ieri da La7, condotto da You Trend, mette al primo posto tra le preoccupazioni degli italiani gli imminenti aumenti di gas e luce ma paradossalmente in questa surreale campagna elettorale nessuno negli schieramenti di centro destra e centro sinistra se ne preoccupa.
Fino ad oggi i politici che rappresentano il centro destra ed il centro sinistra che ogni minuto appaiano in televisione o sulla carta stampata sembrano non preoccuparsi di quanto invece gli italiani considerano prioritario per le loro vite. Dal centro destra arriva la solita tiritera sulla sicurezza e sulla necessità di trasformare la nostra repubblica da parlamentare a presidenziale, come se eleggendo direttamente il Presidente della Repubblica magari affidandogli maggiori poteri tutti i problemi del nostro paese magicamente sparissero, mentre il centro sinistra ha iniziato la sua campagna elettorale ponendo l’accento sulla necessità di allargare i diritti civili dimenticandosi però che i diritti civili sono la logica conseguenza dei diritti sociali, diritti, quest’ultimi, che il centro sinistra negli anni ha provveduto a smantellare sistematicamente.
Sullo sfondo restano le preoccupazioni degli italiani per i prossimi inevitabili aumenti delle bollette energetiche, ignorate da coloro che si candidano dal 26 settembre a governare il nostro paese. Aumenti che una fetta sempre maggiori di italiani non potrà sopportare anche perché ciò ha fatto impazzire l’inflazione. Gli stipendi e le pensioni restano fermi ma tutto aumenta.
Perché non se ne parla? La risposta è abbastanza semplice: Gli aumenti energetici sono frutto di politiche energetiche errate adottate dall’Unione Europea che hanno favorito le speculazioni. Inoltre le sanzioni applicate alla Russia per il conflitto in Ucraina hanno, tra le altre cose, contribuito agli aumenti del gas e di conseguenza dell’energia elettrica. Le minori quantità di gas arrivato in Europa e l’impossibilità da parte del vecchio continente di sostituire in tempi brevi o brevissimi il gas proveniente dalla Russia hanno fatto sì che gli speculatori potessero agire indisturbati facendo lievitarne le quotazioni.
Ora, se si considera che la posizione sulle sanzioni applicate alla Russia è perfettamente identica sia nel centro destra che nel centro sinistra, si capisce molto bene perché l’argomento è magicamente scomparso dalle agende politiche dei due schieramenti. Nonostante tutti ripetano che il prossimo autunno sarà per gli italiani durissimo nessuno prova a fornire una soluzione al prossimo imminente problema. Soluzione che non potrà essere fornita perché. come detto, tutti la pensano allo stesso modo sulla questione ucraina e sulla necessità di assecondare le decisioni prese dalla Casa Bianca.
L’unica che almeno formalmente era all’opposizione del governo Letta, Giorgia Meloni, per rassicurare i governi esteri ma soprattutto gli Stati Uniti ha dichiarato più volte in questi giorni la sua assoluta fedeltà all’alleanza atlantica quindi ha sposato in pieno la linea di Draghi e soci sull’Ucraina. La nostra politica si sta pericolosamente avvicinando a quella statunitense dove due blocchi, quello repubblicano e quello democratico, cercano di accaparrarsi gli elettori con piattaforme elettorali basate su scelte politiche insignificanti mentre sulle grandi questioni, come la politica economica ed internazionale, sono pressoché identiche.
Nel terzo polo, quello di Calenda e Renzi, l’atlantismo non è mai stato messo in discussione. Infine ciò che resta del Movimento 5 Stelle, che ha governato per quattro anni e mezzo abiurando tutto quello che aveva promosso in campagna elettorale e che ci ha regalato il Ministro degli Esteri più atlantista della storia repubblicana, non pare in grado di esprimere una posizione politica date le spaccature al suo interno.
Ci stanno prendendo in Giro? Sembrerebbe proprio di si, anche perché a sentirli parlare pare che ciò che sta accadendo nel mercato energetico sia un effetto del destino che si accanisce contro di noi. Invece gli aumenti sono la logica conseguenza di scelte politiche errate, prese tutti assieme, destra e pseudo sinistra,o peggio ancora di scelte che privilegiano gli interessi di pochi a dispetto di quelli di molti. E noi poveri mortali che dovremmo pagare le bollette facciamo parte dei molti che come sempre pagano il conto.
Mi rendo conto che, nonostante a pagare saranno i soliti, tra gli italiani non ci sia la percezione di cosa ci sta per piombare sulla testa. Mi sembra che anche questa volta il tacere di tutti abbia vinto lasciando a noi la difficile risoluzione del problema.
Cosa fare quindi? Non andare a votare. No, proviamo a votare qualcun altro.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info