GAZPROM INTERROMPERA’ IL FLUSSO DEL GAS DAL NORTH STREAM
La società russa Gazprom interromperà temporalmente il flusso del gas attraverso il gasdotto North Stream, principale rifornimento per l?Europa.
Gazprom ha annunciato che interromperà il flusso del gas attraverso il gasdotto North Stream dall’11 al 21 luglio. Il gasdotto North Stream collega direttamente la Germania con la Russia ed è il principale ingresso per il gas in Europa, soprattutto in Germania.
La società russa ha dichiarato che il fermo del gasdotto è dovuto ad alcune manutenzioni. Gazprom intende realizzare un test meccanico e dei sistemi automatici per il trasporto del gas che garantirà poi un flusso più sicuro e affidabile. Nel comunicato si legge anche che questa sospensione temporale era stata annunciata da tempo da Gazprom alle parti europee.
Già all’inizio di giugno Gazprom aveva ridotto il flusso del gas da 160 milioni di metri cubi al giorno a 100 a causa delle sanzioni imposte alla Russia dall’Unione Europea. La società russa aveva denunciato che a causa delle sanzioni una turbina che era stata consegnata alla tedesca Siemens per alcune revisioni e riparazioni non le era stata più consegnata. La società tedesca ha ammesso che questa turbina si trova attualmente in Canada, a Montreal, e per le sanzioni applicate alla Russia non è stata restituita.
Quindi nei prossimi giorni si profila un altro aumento del gas sui mercati finanziari internazionali data la riduzione dei volumi che arrivano dalla Russia in Europa. Sarà solo per la manutenzione che Gazprom interrompe il flusso del gas oppure tale interruzione fa parte di una più ampia strategia di pressione verso l’Unione Europea?
In fondo da Bruxelles hanno sempre detto che occorre fare a meno del gas russo, Gazprom sembra proprio che voglia accelerare l’embargo. Dimenticavo un particolare: dall’Unione Europea hanno sempre detto che prima di rinunciare definitivamente all’oro blu proveniente da Mosca bisognava ottenere l’indipendenza economica. Come dire, prima ci troviamo altri fornitori poi chiudiamo le importazioni dalla Russia. Ancora una volta abbiamo fatto i conti senza l’oste.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info