RIVELATO IL NUMERO DELLE PERDITE DELL’ESERCITO UCRAINO
Il consigliere dell’Ufficio presidenziale dell’Ucraina Alexei Arestovich ha rivelato in un’intervista il numero approssimativo di perdite umane tra le fila dell’esercito dell’Ucraina nel conflitto con la Russia.
In un’intervista all’agenzia di stampa ucraina TSN il consigliere dell’Ufficio presidenziale dell’Ucraina, Alexei Arestovich, ha rivelato per la prima volta il numero totale di soldati dell’esercito uccisi nel conflitto con la Russia. Si tratta di circa 10.000 persone morte dal 24 febbraio.
“All’inizio del conflitto c’era una media di 100 persone uccise al giorno”, ha detto Arestovich. Alla domanda del presentatore se, sulla base di questi calcoli, si potesse dire che le Forze armate ucraine avevano perso fino a 10.000 combattenti, il consigliere ha risposto: “Sì, più o meno”.
Il funzionario del governo di Zelensky ha inoltre criticato gli alleati occidentali e ha affermato che sono troppo lenti nel trasferire armi all’Ucraina. Ha continuato dichiarando che le perdite tra le fila dell’esercito russo sono da 3 a 5 volte superiori a quelle ucraine.
Giovedì un altro consigliere di Vladimir Zelensky, Mikhail Podoliak, ha riferito che l’Ucraina stava perdendo tra i 100 ed i 200 combattenti al giorno, riferisce TSN. A sua volta, il ministro della Difesa ucraino, Alexei Reznikov, ha annunciato che ogni giorno fino a 100 suoi soldati perdono la vita nei combattimenti e circa 500 sono segnalati come feriti.
Sul piano militare Vadym Skibitsky, vice capo dell’intelligence militare ucraina, ha ammesso venerdì in un’intervista al quotidiano britannico The Guardian che le forze armate del suo paese non hanno quasi riserve di munizioni per l’artiglieria, quindi dipendono in gran parte dai rifornimenti dall’Occidente nel conflitto in corso con la Russia.
“È una guerra di artiglieria. Ora tutto dipende da ciò che l’Occidente ci dà. L’Ucraina ha un pezzo di artiglieria contro 10 o 15 russi. I nostri partner occidentali ci hanno dato il 10% di quello che hanno”, ha detto.
“Abbiamo quasi esaurito tutte le nostre munizioni [per l’artiglieria] e ora utilizziamo proiettili calibro 155 standard NATO”, ha detto Skibitsky, osservando che Kiev lancia da 5.000 a 6.000 proiettili di artiglieria ogni giorno”.
Nell’intervista l’alto funzionario ha ribadito le richieste rivolte all’Occidente dal presidente ucraino, Vladimir Zelensky, sulla necessità di dotare con urgenza Kiev di sistemi missilistici a lungo raggio. Questa settimana, il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Alexei Arestovich, ha dichiarato al quotidiano britannico che il Paese ha bisogno di 60 sistemi di lancio multiplo, un numero molto più alto del numero promesso da Stati Uniti e Regno Unito, per provare a sconfiggere la Russia sul campo di battaglia.
Skibitsky ha assicurato che, a differenza dell’inizio del conflitto, la Russia effettua “molti meno attacchi missilistici”, ricorrendo a missili H-22 di produzione sovietica. “Questo dimostra che la Russia sta finendo i missili”, ha sottolineato, suggerendo che l’esercito russo ha già utilizzato il 60% del suo inventario. Secondo lui, Mosca non è in grado di produrre rapidamente questi proiettili a causa delle sanzioni occidentali. (RT)
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info