IL PD DI MILANO SI OPPONE ALLA CITTADINANZA ONORARIA AD ASSANGE
Riceviamo dal segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo e pubblichiamo.
La posizione del Pd sul caso Julian Assange è vergognosa e qualifica la reale natura di questo partito.
Dopo aver bocciato una mozione in parlamento, il Pd nel consiglio comunale di Milano si schiera a favore dell’estradizione del giornalista negli USA e contro la proposta di conferirgli la cittadinanza onoraria.
Per il Pd non c’è problema se gli USA chiedono una condanna fino a 175 anni per un giornalista riesumando una legge del 1917 contro la quale si manifestava ai tempi di Sacco e Vanzetti.
Il Pd è un partito che ha fatto la scelta di collocarsi nel campo dell’imperialismo occidentale nella nuova guerra fredda. Su questa strada getta nella spazzatura non solo i principi della sinistra ma anche quelli più elementari del liberalismo.
È un partito erede di Tony Blair non di Berlinguer.
Per il Pd è giusto che venga sepolto in una galera chi ha rivelato i crimini di guerra occidentali.
Dovrebbero presentarsi alle elezioni con il simbolo della Cia o la bandiera a stelle e strisce.
Il Pci era capace di condannare le invasioni dell’Urss e di solidarizzare con i dissidenti dell’est. Il Pd evidentemente è un partito di maggiordomi degli USA.
Possibile che lì dentro nessuno si indigni per questa deriva? Possibile che ci sia chi lo consideri un interlocutore a sinistra?
Libertà per Julian Assange!
Maurizio Acerbo – segretario nazionale di Rifondazione Comunista