I TUNNEL ED I CORRIDOI DELL’AZOVSTAL SONO IL LUOGO PERFETTO PER NASCONDERSI
Il corrispondente di RT Boris Kuznetsov ha visitato con la sua troupe l’impianto siderurgico Azovstal a Mariupol e ha mostrato il luogo in cui i combattenti nazionalisti e militari ucraini si sono barricati per settimane.
Il corrispondente di Russia Today assieme alla sua troupe ha avuto accesso ai sotterranei in cui per un mese i militari ucraini ed i membri del battaglione Azov si sono asserragliati. Come ha spiegato Boris Kuznetsov Azovstal è un’area industriale con un sistema ramificato di tunnel sotterranei ed edifici in cemento e acciaio, che la rende “un luogo ideale per difendersi, di cui hanno approfittato i nazionalisti”.
Attualmente i genieri russi insieme alle milizie della Repubblica popolare di Donetsk stanno rimuovendo le mine, poiché, dopo la resa dei combattenti nell’impianto e nei tunnel sono rimasti numerosi ordigni inesplosi e diversi materiali esplosivi.
“L’intero territorio è stato liberato”, ha detto a RT un soldato russo, che ha mostrato al giornalista l’area conosciuta come “il tubo”, usato dai soldati ucraini come bunker.
“Quel luogo era anche la loro base dove vivevano, osservavano, curavano i feriti e portavano i cadaveri”, ha spiegato, aggiungendo che nella zona “oltre alle armi da fuoco, ci sono segni che avevano dell’artiglieria, come se fosse un piccolo magazzino di armamenti”.
Kuznetsov nel suo reportage dall’acciaieria Azovstal ha sottolineato che sotto l’impianto ci sono centinaia di tunnel che creano labirinti che possono estendersi per molti chilometri. “Nonostante fossero tecnicamente preparati, psicologicamente i nazionalisti sono “crollati”, ha detto il corrispondente.
Venerdì scorso, il ministero della Difesa russo ha riferito che tutti i militanti del battaglione nazionalista Azov, trincerati ad Azovstal dal 21 aprile, si erano arresi. “Le strutture sotterranee dell’impianto, in cui si nascondevano i combattenti, sono passate sotto il pieno controllo delle forze armate russe”, ha detto il portavoce del ministero della Difesa Igor Konashenkov.
Konashénkov ha specificato che, in totale, 2.439 combattenti del battaglione Azov e soldati ucraini che erano barricati nell’acciaieria hanno deposto le armi e si sono arresi. (RT
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