STATI UNITI DISPOSTI AD ALLENTARE LE SANZIONI AL VENEZUELA IN CAMBIO DEL PETROLIO
Il governo di Joe Biden sarebbe propenso ad allentare alcune sanzioni economiche al Venezuela in cambio del suo petrolio anche se ufficialmente l’oro nero non viene menzionato.
La fame fa scappare il lupo dal bosco, quando manca il petrolio si può soprassedere ai principi, così si potrebbe sintetizzare il cambio di opinione sul Venezuela da parte degli Stati Uniti. Infatti in un momento in cui il fabbisogno di petrolio e gas degli Stati Uniti sta aumentando, Washington annuncia la sua volontà di allentare alcune delle sanzioni contro il Venezuela.
L’agenzia di stampa statunitense Associated Press (AP), citando funzionari dell’amministrazione di Joe Biden, ha riferito martedì che Washington allenterà alcune sanzioni del blocco economico contro il Venezuela, nel tentativo di “riprendere i colloqui tra il governo e l’opposizione” in Messico.
Questa la versione ufficiale ma dietro questa decisione c’è la necessità da parte degli Stati Uniti di avere il petrolio venezuelano che serve per sostituire il greggio russo. Come è noto Joe Biden ha posto un embargo al petrolio russo dopo l’inizio della crisi in Ucraina.
Associated Press aggiunge che questa misura consentirà alla compagnia petrolifera statunitense Chevron di negoziare con la compagnia statale Petróleos de Venezuela (PDVSA), anche se “non si dovrebbero perforare pozzi o esportare greggio” di origine venezuelana.
Dal Venezuela la Vicepresidente Delcy Rodríguez ha confermato la notizia, sottolineando che la Casa Bianca vuole il ripristino della presenza delle sue compagnie petrolifere nel business petrolifero del Paese bolivariano, in aperta contraddizione con quanto affermato da AP che sostiene invece che non verrà esportato il petrolio venezuelano. Se ciò non fosse allora perché le imprese petrolifere statunitensi sarebbero interessate ad intrattenere relazioni con PDVSA?
“Il governo bolivariano del Venezuela ha verificato e confermato la notizia pubblicata, nel senso che gli Stati Uniti d’America hanno autorizzato le compagnie petrolifere statunitensi ed europee a negoziare e riavviare le operazioni in Venezuela”, ha evidenziato Rodríguez in un messaggio diffuso sul social network Twitter .
Il Venezuela è da anni sottoposto a numerose sanzioni da parte degli Stati Uniti che hanno strangolato la sua economia. La Vicepresidente Delci Rodríguez ha sottolineato che nonostante queste sanzioni il suo paese è riuscito ad andare avanti con le proprie forze, spera comunque che questo sia l’inizio della completa abolizione del blocco economico che il Venezuela soffre per causa degli Stati Uniti.
Alla base di questa decisione sta il fatto che gli Stati Uniti stanno soffrendo la peggiore crisi energetica degli ultimi 50 anni, secondo le statistiche, per aver interrotto l’importazione di petrolio russo. Per questo Washington sta cercando di riavviare il suo scambio di petrolio con il Venezuela a condizione che i colloqui tra Caracas e l’opposizione in Messico si riannodino.
E’ utile ricordare però che nell’ottobre 2021 furono proprio gli Stati Uniti a tirare un calcio al tavolo del dialogo”, estradando il diplomatico venezuelano Alex Saab, nonostante fosse uno dei negoziatori ufficiali del processo in corso.
Insomma seguendo le buone pratiche diplomatiche che mascherano dietro ogni decisione una scelta occulta gli Stati Uniti, interessati come mai al petrolio del Venezuela, con la scusa di riallacciare il dialogo con l’opposizione interrotto in Messico cercano di rientrare dalla finestra nel mercato petrolifero venezuelano.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info