UN VOLONTARIO FRANCESE DENUNCIA LE ATROCITA’ COMMESSE DAL BATTAGLIONE AZOV IN UCRAINA
Un volontario francese, Adrien Bocquet, che si è recato in Ucraina in un’intervista ad una radio francese denuncia i crimini commessi dai membri del battaglione Azov nei confronti dei prigionieri russi.
Adrien Bocquet un volontario francese, ex fuciliere dell’esercito francese è tornato di recente dal suo viaggio in Ucraina, dove aveva deciso di andare volontariamente per aiutare come medico. In un’intervista a Radio Sud, Bocquet ha denunciato di aver visto sul campo “prove di molti crimini di guerra” commessi dagli ucraini.
“Mi assumo totalmente la responsabilità di ciò che dico. In Ucraina, ho assistito a crimini di guerra: Tutti questi crimini sono stati commessi dall’esercito ucraino. Ma in Francia non ne parliamo!”, aggiungendo che non intende dire che i russi non abbiano fatto nulla ma questo è quello a cui ha assistito in prima persona durante il suo periodo di permanenza in Ucraina come volontario.
I fatti a cui ha assistito sono davvero abominevoli e si rammarica perché una volta tornato in Francia si è reso conto subito che di questi crimini non se ne parla. Aggiungo io che non solo in Francia tali crimini vengono occultati ma anche in Italia ed in tutte le nazioni che appoggiano l’Ucraina viene attuata questa censura.
“Quando sono tornato in Francia Dall’Ucraina, sono rimasto scioccato: i canali televisivi invitano esperti che non sono stati in Ucraina e non sanno nulla di ciò che sta accadendo lì. Tra quello che vedo nello schermo televisivo e quello che ho visto con i miei occhi, c’è un abisso.”
“Ho visto crimini abominevoli commessi da Azov”, ha detto Bocquet, riferendosi al controverso battaglione neonazista che compone le forze armate ucraine. Ha visto soldati russi fatti prigionieri, “legati e malmenati”, si trovavano in una specie di capannone simile ad un hangar. “I russi sono stati portati da tre o quattro persone con un minibus”, ricorda.
I militari dell’Azov hanno chiesto agli ostaggi chi di loro fosse un ufficiale allo scopo di ucciderli al momento sul posto. ”Tutti i soldati che sono scesi dal furgone sono stati colpiti al ginocchio da un colpo sparato da un kalashnikov. Le persone erano indifese, coloro che sono state abbastanza sfortunate da dire di essere ufficiali sono state colpite alla testa da “un colpo di fucile, ha ricordato Bocquet.
Bocquet ha visitato Kiev e Bucha durante la sua permanenza in Ucraina, ha affermato di avere un video di soldati russi colpiti al ginocchio. I militari dell’Azov non hanno risposto alle sue domande sul perché abbiano commesso questo atto violento e gratuito ma ha assicurato che “questo è ciò che sta accadendo a Bucha” e “in tutta l’Ucraina”, i membri di quel battaglione si sentono liberi di fare quello che vogliono.
Nella sua intervista il volontario francese si domanda perché in occidente non si parla di questi crimini compiuti dai membri del battaglioneAzov . “Tutti i bombardamenti, tutti i proiettili che cadono su Bucha sono attribuiti ai russi”, ha detto, avvertendo che i combattenti del battaglione Azov “sono ovunque, anche in Occidente, portano simboli neonazisti”.
“Mi sconvolge che l’Europa continui a fornire armi a quelli che per me sono soldati neonazisti, con sigle neonaziste”, ha confessato, osservando che ovunque in Ucraina ci si può imbattere in un militare che indossa “l’acronimo delle SS .”
Bocquet ha dovuto lavorare con queste persone e dare loro delle medicine. Comprendendo un po’ di ucraino e di russo e approfittando del fatto che molti parlavano inglese una volta ha sentito una conversazione in cui affermavano che “se avessero incontrato ebrei o neri, avrebbero ridotto il loro numero”. “Quella affermazione li ha fatti molto ridere”, ha sottolineato.
“Ho visto personalmente i cameramen americani inscenare riprese distorte dai luoghi degli eventi”. “Tutti gli edifici civili distrutti presentati dall’Ucraina come bombardamenti su civili, non sono altro che il risultato di sparatorie imprecise degli ucraini su installazioni militari”.
Nella sua intervista il volontario francese afferma che “Le forze armate ucraine nascondono munizioni negli edifici residenziali di notte, senza nemmeno informare gli abitanti. Questo si chiama usare le persone come scudo”.
Riguardo alla famosa strage nella città di Bucha Adrien Bocquet ha le idee molto chiare: “Bucha è una messa in scena. I corpi dei morti sono stati spostati da altri luoghi e deliberatamente posizionati in modo tale da produrre riprese scioccanti”.
“C’è un enorme divario tra quello che ho visto e quello che dicono in TV, e penso che sia disgustoso”, conclude Adrien Bocquet. (RT – Rangeloni News?
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
Qui il video di alcuni soldati che sparano alle gambe dei prigionieri russi (video consigliato solo ad un pubblico adulto)
https://www.occhisulmondo.info/2022/03/28/esercito-ucraino-spara-alle-gambe-dei-prigionieri-russi/