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A L’AVANA CONTINUANO LE RICERCHE DEI DISPERSI DOPO L’ESPLOSIONE ALL’HOTEL SARATOGA 

 

Continuano le ricerche di eventuali superstiti e delle persone che risultano ancora disperse dopo l’esplosione che venerdì ha quasi completamente distrutto l’Hotel Saratoga di L’Avana.

A L’Avana continuano senza sosta le ricerche di eventuali persone  ancora vive sotto le macerie dell’Hotel Saratoga che un’esplosione venerdì mattina lo ha quasi completamente distrutto. Le ricerche si concentrano nel sottosuolo dell’albergo cubano dove si pensa si possano trovare ancora persone vive. I soccorritori pensano di poter trovare ancora alcuni superstiti alla tremenda esplosione.

Intanto il numero di deceduti è salito a 35 negli ultimi minuti.  Dall’ospedale Callixto Garcia arriva  l’ultimo bollettino medico sulle condizioni dei feriti ricoverati nella struttura medica della capitale cubana.

All’alba, nella sala  degli ustionati si trovavano tre persone con ferite da lievi a moderate, e una di loro è stata dimessa a mezzogiorno, ha detto alla stampa il direttore dell’istituto, Miguel Emilio García.

Due delle persone colpite subiranno un intervento chirurgico nella specialità maxillo-facciale, ha detto Garcia.

Ha ricordato che il numero totale dei pazienti ricoverati  ​​dopo l’esplosione è stato di 30, sei sono deceduti. Alcuni pazienti  sono stati trasferiti in altre strutture ed altri sono già stati dimessi. Delle sei persone trattate in terapia intensiva un paziente è segnalato come criticamente stabile e un altro nelle stesse condizioni, ma instabile. Il paziente che è in condizioni critiche di instabilità ha 63 anni e ha una lesione cerebrale traumatica e una lesione al collo nella regione laterale destra. Inoltre Le schegge di legno presenti nel corpo del paziente a seguito dell’esplosione sono state tolte, ma nella successiva evoluzione ha avuto manifestazioni neurologiche. Gli è stata anche diagnosticata una piccola frattura alla base del cranio e soffre di un disturbo cardiovascolare. 

L’altro paziente critico ha 29 anni e gli è stata diagnosticata una frattura al cranio, rimane stabile, ha sottolineato. il direttore dell’ospedale. I restanti quattro in terapia intensiva hanno fratture multiple, ma non sono gravi quindi presto saranno operati in ortopedia.

Il direttore del Callixto Garcia ha spiegato che in ospedale ci sono tutte le risorse umane e materiali per lavorare con tranquillità e professionalità, riporta Prensa Latina.

Infine le indagini per determinare le cause della terribile esplosione sono ancora in corso anche se al momento tutte le forze a disposizione sono concentrate nei soccorsi. .

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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