COME VENDERE PETROLIO RUSSO FACENDOLO PASSARE PER NON RUSSO
Come fa il petrolio proveniente dalla Russia ad essere trasformato in petrolio non russo? Semplice e ingegnoso il meccanismo usato da Shell per trasformare il petrolio russo in non russo.
Semplice ed ingegnoso allo stesso tempo il meccanismo che trasforma il petrolio russo in petrolio non russo messo in atto dalla compagnia petrolifera Shell. In un articolo apparso su sito di Scenari Economici Giuseppina Perlasca spiega il semplice meccanismo.
In pratica si tratta di miscelare il petrolio russo con un altro tipo di petrolio proveniente da altre destinazioni. Viene preso il 50,1 per cento del petrolio proveniente da un altro luogo e quindi viene miscelato con il 49,9 per cento di petrolio russo ed il gioco è fatto. Il petrolio russo non è più russo, semplice ed efficace.
Il procedimento è chiamato miscelazione Lettone perché avviene principalmente nel porto lettone di Ventspils dopo che il greggio è partito da Primorsk, una città russa per l’esportazione di petrolio vicino a San Pietroburgo. Tale procedimento si sta diffondendo anche in altri porti europei. La vendita di petrolio russo non è ancora stata vietata in Europa ma per evidenti motivi di immagine aziendale le società petrolifere non desiderano far sapere che il greggio proviene dalla Russia, ecco quindi il motivo della miscelazione.
Già in altri tempi veniva usata la pratica di miscelare il petrolio proveniente dall’Iran o dal Venezuela per aggirare le restrizioni imposte dagli Stati Unti ai due paesi. Quindi niente di nuovo sotto il cielo del profitto.
Insomma questa pratica rende vergine il petrolio russo accontentando tutti: coloro che vogliono imporre di non acquistare il greggio proveniente dalla Russia e le società petrolifere che, grazie ai forti sconti applicati dalla Russia al suo petrolio, ottengono copiosi guadagni.
E noi consumatori, quando facciamo benzina alla stazione di servizio, tutti contenti pensiamo di riempire il serbatoio della nostra auto con combustibile non proveniente dalla Russia contribuendo così alle sanzioni imposte al Cremlino per buona pace della nostra coscienza. Ma anche questa volta siamo stati presi in giro come del resto lo siamo stati sui motivi che hanno scatenato la guerra in corso.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info