La costruzione del gasdotto Nord Stream 2La costruzione del gasdotto Nord Stream 2

GAZPROM COSTRUIRA’ UN GASDOTTO CHE PORTERA’ 50 MILIARDI DI METRI GUBI DI GAS IN CINA 

 

Mentre tutte le nazioni occidentali interrompono i commerci con la Russia Gazprom ha firmato un accordo con la Mongolia per la costruzione del più grande gasdotto che porterà gas in Cina.

Il colosso energetico russo Gazprom ha annunciato di aver sottoscritto un accordo con la Mongolia per la costruzione del gasdotto che porterà dalla Siberia il gas della Russia al nord della Cina. Il gasdotto russo Soyuz Vostok avrà una capacità di trasporto valutato in oltre 50 miliardi di metri cubi all’anno, la stessa quantità che avrebbe dovuto trasportare il gasdotto Nord Stream 2 che dalla Russia arriva in Germania. Gasdotto questo che è stato messo nel limbo dopo le insistenti pressioni degli Stati Uniti e della successiva invasione dell’esercito russo in Ucraina.

il nuovo accordo con la Cina per la fornitura di gas permetterebbe a Gazprom anche di costruire un’interconnessione tra i suoi sistemi di gasdotti verso Ovest e verso Est, permettendo effettivamente alla Russia di reindirizzare il gas verso la Cina dai campi che ora alimentano solo l’Europa.

“Oggi il contratto di progettazione è stato firmato: questo significa che il progetto è passato alla fase di attuazione pratica”, così l’amministratore delegato di Gazprom, Alexey Miller, commentava la sigla del contratto per la progettazione del gasdotto Soyuz Vostok. I lavori per la progettazione dell’infrastruttura iniziarono nel maggio del 2020 dopo la firma, nel 2019, di un memorandum di intesa tra il governo mongolo e Gazprom. I lavori inizieranno nel 2024 e, secondo il progetto, il gasdotto dovrebbe iniziare a trasportare gas tra il 2027 ed il 2028.

Gazprom nel 2014 ha firmato un accordo di 30 anni per un  valore di 400 miliardi di dollari per fornire direttamente fino a 38 miliardi di metri cubi di gas all’anno alla Cina attraverso il gasdotto Power of Siberia, attraverso il quale il gas sgorga dalla fine del 2019. 

Negli ultimi mesi, quando i flussi di gas prodotto da Gazprom verso l’Europa sono stati limitati, le spedizioni verso la Cina erano regolarmente al di sopra dei volumi contrattuali giornalieri. All’inizio di febbraio, inoltre, la Russia ha raggiunto un altro accordo per la fornitura di  gas con la Cina della durata di 25 anni per complessivi 10 miliardi di metri cubi all’anno proveniente dai giacimenti dell’estremo oriente, riportano Agi ed RT. 

La crisi attualmente in atto tra occidente e Russia in cui l’Ucraina funge da detonatore va vista soprattutto in chiave anti cinese. Impedire alla Russia di svilupparsi economicamente, dati i notevoli legami con la Cina, significa in modo trasversale attaccare anche Pechino, nemico giurato degli Stati Uniti. Ma le mosse di Mosca sembrano andare sempre più ad un rafforzamento delle relazioni economiche con la Cina per uscire dal recinto che gli Stati Uniti e l’Unione Europea gli stanno costruendo attorno.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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