Il laboratorio di virologia di WuhanIl laboratorio di virologia di Wuhan

DUE ANNI DI PANDEMIA E TROPPE DOMANDE ANCORA NON HANNO RISPOSTE 

 

Tra un mese saranno due anni dallo scoppio ufficiale della pandemia da  Covid 19, ma sono troppe le domande che non hanno ancora trovato una risposta riguardo alle origini del virus, perché?

Nel gennaio del 2020 scoppiava ufficialmente la pandemia da corona virus, ma trascorsi oramai due anni da quei giorni restano senza risposte molte domande riguardanti le origini del virus che ha sconvolto le nostre vite ed ha causato milioni di morti in tutto il mondo.

Ho usato due volte la parola ufficialmente non a caso ma perché il virus stava circolando già da alcuni mesi sia in Cina che in altri paesi. Alcuni studi hanno rivelato che già alla fine del 2019 il virus era presente nelle acque fognarie di Barcellona e Milano. Durante le olimpiadi delle forze armate che si sono svolte nell’ottobre 2019 in Cina, nella città di Wuhan dove sorge il noto laboratorio  dove si facevano gli esperimenti sui virus, molti atleti furono colpiti da una strana polmonite. Agli atleti fu imposto il divieto a diffondere notizie su questa strana polmonite, perché? Forse qualcuno sapeva le origine della malattia ma non voleva che si sapesse in giro. Quelle olimpiadi furono forse il mezzo con cui iniziò la diffusione del virus a livello mondiale dato che ai giochi parteciparono oltre un centinaio di nazioni compresa l’Italia. Ecco quindi perché il virus fu trovato successivamente nelle acque reflue di Milano e Barcellona.

Ma altre domande restano senza risposta. Alcuni mesi prima, nell’estate del 2019, negli Stati Uniti un laboratorio simile a quello di Wuhan, situato a Fort Detrick, a poche decine di chilometri da Washington venne chiuso all’improvviso senza dare alcuna motivazione. Alla fine di giugno 2019 a Fairfax, a 30 chilometri dalla Casa Bianca, in una casa di riposo scoppiò una strana epidemia polmonare. Quindici giorni dopo tre residenti erano deceduti, 18 erano stati ricoverati in ospedale e 63 rimasero contagiati, da una strana epidemia polmonare sviluppatasi proprio in estate, periodo questo non propizio a queste malattie.

Dopo la pubblicazione sulla stampa dei casi della sconosciuta malattia il Centro per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CDC) manda una lettera al laboratorio di Fort Detrick con l’ordine di chiusura immediata a tempo indeterminato perché il laboratorio di massima sicurezza P4, che maneggia virus molto sensibili, non ha sistemi per decontaminare le acque reflue sicuri. In agosto del 2019 almeno 10.000 persone negli Stati Uniti sarebbero morte per una sconosciuta forma di infezione polmonare. Si trattava di Covid? Perché non sono mai state date spiegazioni sul motivo della chiusura del laboratorio?

Forse non sono state date spiegazioni perché alcuni ricercatori che lavoravano a Fort Detrick collaboravano anche con il laboratorio cinese di Wuhan. O  forse perché gli Stati Uniti, non potendo più svolgere esperimenti sul guadagno di funzione sui virus in patria dal 2014, stavano finanziando il laboratorio cinese per continuare tali esperimenti.

Perché una fondazione statunitense, la EcoHaelth  aliance, finanziava il laboratorio di Wuhan per condurre esperimenti di guadagno di funzione sui virus in Cina? Il guadagno di funzione è una tecnica che permette di modificare geneticamente i virus per renderli più contagiosi, quindi perché questa fondazione, presieduta da Peter Daszak, stava finanziando il laboratorio di Wuhan? Domanda a cui nessuno ha mai dato una risposta, forse perché c’è qualcosa da nascondere e non far sapere all’opinione pubblica che si accapiglia sulla questione dei vaccini e non deve scoprire la verità sulle origini del virus.

Altra stranezza avviene a pochi giorni dalla dichiarazione ufficiale dell’inizio della pandemia. Infatti sulle origini del virus i depistaggi avvengono con sospetta puntualità. Viene esclusa con troppa tempestività la possibilità che il virus possa essere uscito accidentalmente o volontariamente da un laboratorio. 

La narrativa che cercava di spiegare le origine del virus puntava da un altra parte. Il 18 febbraio 2020, a pochi giorni dall’inizio della pandemia, sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet veniva pubblicata una lettera firmata da numerosi scienziati che affermava che il virus era di origine animale e che chi metteva in giro altre teorie era solo un complottista. La lettera era stata firmata anche da Peter Daszak che come abbiamo visto era colui che dirigeva il gruppo che si occupava degli esperimenti sul guadagno di funzione a Wuhan attraverso la Fondazione EcoHaelth  aliance da lui presieduta e che riceveva finanziamenti dal governo degli Stati Uniti. 

Ecco quindi nascere la storia del pipistrello e del pangolino che avrebbero trasmesso il virus da animale a uomo e del mercato del pesce di Wuhan, dove questi animali sarebbero stati venduti vivi assieme al pesce ,ma nessuno degli animali presenti al mercato è mai stato trovato positivo al virus. Inoltre dopo quasi due anni di ricerca dell’animale trampolino che avrebbe fatto da intermediario tra i pipistrelli e l’uomo, in cui sono stati coinvolti centinaia di scienziati e spesi milioni di dollari, non è stato trovato. Faccio notare che ai tempi della Sars, nel 2003, ci vollero solo tre mesi per scoprire che gli zibecchi di un mercato avevano fatto da trampolino al virus. Strano non credete?

Infatti nel laboratorio di Wuhan si facevano esperimenti sui pipistrelli per studiarne i virus al fine di prevenire eventuali prossime pandemie tipo quella della Sars del 2003. Sta però il fatto che tali esperimenti non hanno mai portato a nulla. Quindi perché si continuano a fare questi pericolosissimi esperimenti se alla fine non servono per prevenire le pandemie? Forse per sviluppare armi chimiche e batterologiche da usare in una futura guerra mondiale.

Tutti sapevano che tipo di esperimenti si stavano conducendo nel laboratorio di Wuhan finanziato con i dollari provenienti dagli Stati Uniti. Tutti i computer del laboratorio ed i cellulari dei ricercatori erano monitorati dai servizi segreti delle maggiori potenze mondiali, compresi quelli degli Stati Uniti e del Regno Unito. Fu proprio grazie a questo monitoraggio che il 6 ottobre 2019 pensarono che nel laboratorio fosse accaduto qualcosa di grave dato che da quel giorno nessun segnale, per varie settimane, non arrivava più dai cellulari e dai computer controllati.   

Le domande senza risposta che circondano le origini del virus sono ancora troppe e sembra proprio che nessuno sia intenzionato a dargli una risposta convincente. Solo poche inchieste hanno cercato di dare le risposte a questi quesiti che però sono cadute nell’oblio. Credo sia venuto il momento di chiedere con estrema insistenza l’istituzione di una commissione internazionale che faccia piena luce sulle origine del Covid 19 ed inchiodi i responsabili alle proprie responsabilità, ma credo che questo non avverrà mai perché in questa storia, che sembra nata dalla penna di uno scrittore di romanzi di fantapolitica, tutti sono coinvolti.

In un momento in cui gli Stati Uniti, per non perdere la propria superiorità egemonica mondiale, hanno apertamente scatenato una nuova guerra, per il momento solo fredda, contro la Cina risulta davvero difficile ingaggiare una commissione che probabilmente alla fine delle loro indagini concluderebbe che i due paesi nemici sono entrambi coinvolti in questa pandemia che sembra non avere fine.

Quindi vallo a spiegare all’opinione pubblica mondiale, se la mia ipotesi fosse veritiera, che gli Stati Uniti stavano conducendo esperimenti sul guadagno di funzione in un laboratorio cinese, mentre  in Cina chi spiegherebbe perché questi esperimenti si stavano facendo proprio a Wuhan con i soldi provenienti dagli Stati Uniti?

Purtroppo l’opinione pubblica sembra che non sia più, ammesso lo fosse mai stata, interessata a conoscere i motivi che hanno causato questa pandemia. Con magistrale intelligenza e opportunismo i mezzi della grande informazione mondiale hanno catalizzato l’attenzione della maggior parte della anestetizzata opinione pubblica sui vaccini oscurando di conseguenza ogni possibile richiesta di verità. L’unico movimento di massa è quello che contesta, con stravaganti teorie complottistiche, le proprietà dei vaccini dimenticandosi però che la vera battaglia da condurre dovrebbe essere quella che porti una volta per tutte alla verità sulle origini del virus.

Non a caso proprio i mezzi di informazione, spesso in mano a grandi gruppi editoriali che non hanno alcun interesse a creare scompiglio nelle complesse trame economiche mondiali, amplificano il movimento no vax per distrarre l’attenzione dai veri motivi che hanno scatenato la più grande pandemia che la storia umana ricordi. Sarò anche io tacciato di complottismo ma ditemi voi quante volte nei telegiornali, nei talk show che affollano la nostra televisione, nei giornali sono state analizzate le ragioni che hanno portato allo scoppio della pandemia. Nelle poche trasmissioni dedicate a questo argomento l’unica teoria portata avanti era quella del passaggio da pipistrello ad uomo attraverso un animale intermedio come suggerito dalla lettera pubblicata , sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet di cui ho parlato in precedenza.

In verità una commissione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha cercato di dare delle risposte sulle origini del virus. La commissione arrivò in Cina a a Wuhan il 14 gennaio 2021 e vi restò solo nove giorni. Nove giorni per indagare, dopo nove mesi di trattativa con le autorità cinesi, sulla più grande pandemia che l’umanità ricordi. Tra i membri della commissione figurava anche Peter Daszak, quello della Fondazione  EcoHaelth  aliance che finanziava proprio il laboratorio di Wuhan, solo una strana coincidenza? La commissione restò all’interno del laboratorio P4 solo per quattro ore, un tempo effettivamente troppo breve per dare delle risposte sulle origini del virus. 

L’indagine è stata definita da vari membri della commissione stessa come una farsa. Il direttore generale dell’OMS Tedros Ghebreyesus dopo la pubblicazione del rapporto finale della commissione ha dichiarato che ogni possibilità resta ancora aperta, come dire che non sappiamo se il virus ha fatto il salto di specie o è uscito da un laboratorio. E’ però forse servita per mascherare le responsabilità dei due attori in campo ovvero gli Stati Uniti e la Cina, entrambi interessati a non fornire spiegazioni su quanto sarebbe avvenuto.

Concludo sperando che qualcuno raccolga il mio appello sulla necessità di creare una vera commissione di indagine che investighi senza pressioni politiche sulle responsabilità degli autori di questa pandemia. Ma so benissimo che ciò resterà solo un bel sogno.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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