ASSEGNATO A NAVALNIJ IL PREMIO SACHAROV PER I DIRITTI UMANI
E’ stato assegnato ad Aleksej Anatol’evič Navalnij il Premio Sacharov per i diritti umani dell’Unione Europea, ma chi è il fortunato vincitore del premio? Pubblichiamo di seguito un esaustivo articolo tratto dal sito www.madrerussia.com che ne riassume la storia..
Appare piuttosto evidente a tutti che l’occidente ha a cuore le sorti di questo indubbio personaggio, ma al contempo per via di una stampa occidentale asservita, pochissimi sanno in realtà chi sia questo losco individuo. Nel corso dell’articolo approfondiremo tutti i punti che ora sommariamente tocchiamo solo come introduzione per capire chi abbiamo di fronte. Iniziamo con il dire che Navalnij si autodefinisce più ucraino che russo e che in occasione della convalida dell’esito del referendum in Crimea, che ha sancito il ritorno della penisola alla Madre Russia, ha chiesto all’occidente di perseguire il Presidente Putin ed il popolo russo con le sanzioni. Ok, lo so che già vi è scappato un sorriso e che sarebbe sufficiente fermarsi qui!
Ma proseguiamo, ricordando che una cugina di Naval’nij è una deputata ucraina e che Naval’nij stesso iniziò la sua carriera politica insieme a due donne: la prima è l’attuale consigliere del presidente ucraino e l’altra è una giornalista moldava alla quale è stato legittimamente impedito l’ingresso in Russia.
Proseguiamo ancora con il dire che Naval’nij intrattiene stretti legami con gli Stati Uniti dove ha studiato per un periodo di tempo e dove addirittura è stato ospitato come relatore niente di meno che al Congresso degli Stati Uniti.
Continuiamo, considerando che Navaln’ij è un finto perseguitato politico, colpevole di appropriazione indebita di fondi pubblici, a causa della quale è stato condannato a 5 anni di reclusione.
Teniamo bene a mente che non si tratta del leader dell’opposizione come in modo ipocrita lo definiscono i media occidentali, mal celando le loro meschine speranze che questo ambiguo e sopravvalutato personaggio, possa effettivamente in qualche modo scalfire la popolarità ed il carisma del Presidente Putin. Naval’nij non è altro che il capo di un partitino con percentuali centesimali, finanziato da una fondazione statunitense e largamente ignorato dalla quasi totalità del popolo russo. Ed il motivo per cui viene ignorato consiste nel fatto che egli ripropone quelle ricette occidentali eltsiniane degli anni ’90 che tanto dolore e tanta sofferenza hanno procurato alla Russia ed al suo popolo.
Vediamo allora in modo più dettagliato ed analitico chi è Naval’nij. Molti di voi si saranno già fatti un’idea, ma vi assicuro che c’è dell’altro.
Aleksej Anatol’evič Navalnij è nato il 4 giugno 1976 a Butin, un villaggio abitato da sole di 11 persone esituato nella Regione di Mosca.1 2 Il padre Anatolij è ucraino mentre la madre Ljudmila proviene dalle campagne della Regione di Mosca.
Naval’nij è sposato con Julija Borisovna Naval’naja (nata Abrosimova) con la quale ha due figli: Darija e Zachar.3
Nel 2013, in una intervista in onda sul canale televisivo ucraino “Inter”, Naval’nij ha dichiarato di essere metà russo, metà ucraino, sottolineando che “probabilmente più ucraino per via delle sue radici e della sua genetica“. Ha anche dichiarato che la maggior parte dei suoi parenti vive in Ucraina e che da bambino trascorreva tutte le estati nella regione di Kiev. La cugina di Naval’nij è Marina Naval’naja, una giornalista e deputata ucraina.4
Naval’nij ha iniziato la sua attività politica insieme a due donne: l’ucraina Marija Gaidar la quale attualmente è Consigliere del Presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko e la giornalista moldava Natalia Morari, legata alle fondazioni di Soros e condannata a 4 anni di divieto di ingresso nella Federazione Russa. Questi sono i “compagni di merende” con i quali Naval’nij ha mosso i primi passi in politica. Abbastanza eloquente!
Marija Gaidar ottiene il passaporto ucraino da Poroshenko
Natalia Morari
Nel 2005 è stato co-fondatore del movimento politico “Alternativa Democratica”.
Il 30 novembre del 2006, dall’ambasciata statunitense a Mosca viene inviato a Washington un documento classificato come “Riservato”. Il documento è stato redatto da Colin Cleary, allora Capo dell’Unità politico-militare dell’ambasciata. Cleary è un diplomatico affidabile e attento studioso delle dinamiche politiche; non a caso si è specializzato al Rockfeller College of Pubblic Affair dell’Università di Albany, centro di formazione e consulenza per i governi federali e stranieri. Il suo report è un resoconto accurato ed analitico dei movimenti politici giovanili attivi in Russia raggruppati per macro categorie: gruppi con base ideologica (nazionalisti, comunisti), gruppi xenofobi (skinheads e organizzazioni estremiste), gruppi sponsorizzati dal Cremlino e gruppi da lui definiti “democratici”, cioè quelli maggiormente attenzionati nel suo report, poiché utilizzabili per una “rivoluzione arancione”. Tra questi ultimi, l’apprezzamento maggiore è stato rivolto da Cleary nei confronti proprio di “Alternativa Democratica” e di Naval’nij.5
Così negli Stati Uniti, Naval’nij viene identificato come l’uomo adatto per essere plasmato al fine da fungere come futuro leader ammaestrato, ossequioso ed obbediente all’amminastrazione statuitense. Negli anni successivi viene attenzionato ancora maggiormente finché non riceve un invito per una borsa di studio negli Stati Uniti.
Qui la storia comincia a farsi molto interessante e vi invito a prestarvi particolare attenzione.
Dopo essersi laureato in giurisprudenza a Mosca, Naval’nij nel 2010, ha trascorso 6 mesi all’Università di Yale, negli Stati Uniti, in quanto come accennato poco fa, invitato per una borsa di studio.6 Naval’nij è stato invitato dall’Università di Yale quale “fellow” (membro selezionato) del “Greenberg World Fellows Program”, un programma creato nel 2002 per il quale vengono selezionati ogni anno su scala mondiale appena 16 persone con caratteristiche tali da farne dei “leader globali”. Essi nelle intenzioni statunitensi fanno parte di una rete di “leader impegnati globalmente per rendere il mondo un posto migliore”, composta attualmente da 291 “fellows” di 87 Paesi, l’uno in contatto con l’altro e tutti collegati all’Università di Yale.7
Attenzione però, fermiamoci un attimo poiché rischiamo di correre troppo con l’analisi dei fatti e dei nomi. Poco fa avete letto che Naval’nij è stato selezionato da un programma di borse di studio che si chiama “Greenberg World Fellows Program”. Avrete certamente continuato a leggere le righe successive senza soffermarvi su questo nome, anche perchè in Italia, alla stragrande maggioranza delle persone, il nome di quel programma di borse di studio non dice assolutamente nulla. Allora è il caso di accendere un riflettore!
Greenberg è il cognome di una persona. Cioè colui che ha ideato, propone e gestisce questo programma di borse di studio, si chiama Maurice Raymond Greenberg. Vediamo chi è questo personaggio! Nella sua brillante carriera è stato: amministratore delegato del gigante assicurativo American International Group (AIG), direttore della Federal Reserve Bank, fondatore del Centro Maurice Greenberg per gli Studi Giudaici, candidato alla posizione di direttore della Central Intelligence Agency (CIA), partecipante abituale del club Bilderberg, membro del Council of Foreign Relations (CFR), capo della Commissione sulla politica degli Stati Uniti nei confronti della Russia.8
Nel 1983 sul New York Times, l’allora Direttore della CIA William Casey, rivelò che Greenberg era uno dei consiglieri ombra di sua fiducia; cosa che lo mandò su tutte le fuori perché il suo ruolo è sempre stato quello di operare dietro le quinte dove il vero potere agisce. Questo fu il motivo per cui Greenberg rifiutò la direzione della CIA offertagli da Ronald Reagan.5
Nel 2005, il signor Greenberg è stato costretto a lasciare la sua posizione in AIG a seguito di un’indagine da parte dell’ufficio del procuratore di New York per falso in bilancio. Il Council of Foreign Relations (CFR) si è mosso in difesa di Greenberg, così come il signor Henry Kissinger. Grazie a questi aiuti, Greenberg è stato in grado di evitare una pena detentiva, mentre AIG ha pagato 1,64 miliardi di dollari di multa. L’indagine ha rivelato vari schemi di off-shore, che sono stati utilizzati per il travaso di denaro all’estero. L’avvocato di Greenberg è riuscito ad accedere all’ufficio AIG sulle isole Bermuda ed è riuscito a distruggere 80 scatole di documenti sensibili e rilevanti. Queste sono le “persone perbene” che hanno l’ardire di insegnare la politica internazionale e le relazioni con la Russia, sono quelli che finanziano i “movimenti contro la corruzione” in Russia.8
Maurice Raymond Greenberg
Nel novembre 2010, la Commissione di Helsinki del Congresso degli Stati Uniti, guidata dal senatore Benjamin Cardin, ha tenuto delle udienze il cui tema era la corruzione in Russia. Uno dei relatori russi alle udienze è stato proprio Naval’nij.9
Insomma la vicinanza degli Stati Uniti si fa sentire a tal punto che il movimento “Alternativa Democratica” beneficia di finanziamenti da parte della National Endowment for Democracy (NED), potente “fondazione privata non-profit” statunitense, ricevente fondi anche dal Congresso degli Stati Uniti, che finanzia, apertamente o sottobanco, migliaia di organizzazioni non-governative in oltre 90 paesi con la scusa di sostenenre la democrazia.7
Nel febbraio del 2012 Aleksandr Lebedev (proprietario del 15% di Aeroflot), nominò Naval’nij membro del Consiglio di Amministrazione ma l’anno successivo, nel febbraio 2013, Naval’nij non venne riconfermato e quindi non detiene più alcuna carica in Aeroflot.10 11 12
Naval’nij è statao imputato per una serie di casi penali ed amministrativi e dall’esito di taluni di questi processi, sono risultate sentenze di condanna.
Nel 2013, Naval’nij e suo fratello Oleg, sono stati condannati rispettivamente agli arresti domiciliari e a tre anni e mezzo di reclusione nell’ambito del caso “Yves Rocher”, per frode ed appropriazione indebita di denaro.
Il 18 luglio 2013, il tribunale ha riconosciuto Naval’nij colpevole di appropriazione indebita (250 mila euro) nella gestione della società pubblica “Kirovles”, famosa per la produzione di legname da costruzione e lo ha condannato a 5 anni in una colonia penale, ma concedendo allo stesso tempo una sospensione della pena.13 14 15 16
Nel 2013, quale candidato del Partito della Libertà Popolare (PARNAS), si candidò alle elezioni per la carica di sindaco di Mosca, piazzandosi al secondo posto con il 27,24% dei voti, perdendo nettamente il confronto con l’attuale sindaco di Mosca, Sergej Sobjanin, che fu eletto sindaco con il 51,37% dei voti.17
Da novembre 2013 è Presidente del partito politico “Partito del Progresso”.
Dopo l’entrata in vigore della sentenza del “Caso Kirovles”, il 16 novembre 2013, la Camera dei Procuratori di Mosca ha privato Nalval’nij dello status di avvocato.18
Il 20 marzo 2014, durante la crisi di Crimea susseguente al colpo di Stato avvenuto in Ucraina, il New York Times pubblicò un articolo di Naval’nij, in cui chiedeva ulteriori sanzioni contro gli uomini vicini al Presidente Putin.19
All’inizio di febbraio del 2017, in virtù della sentenza di condanna penale del caso “Kirovles” ed in funzione del fatto che la legge russa impedisce ad un condannato di partecipare alle elezioni presidenziali, la commissione elettorale ha precluso a Naval’nij la possibilità di presentarsi come candidato alle elezioni presidenziali del 2018.
Il 27 marzo 2017, per decisione del tribunale di Mosca, è stato sottoposto ad arresto amministrativo per 15 giorni per disobbedienza agli agenti di polizia durante la detenzione e multato di 20.000 rubli (260 euro) per aver organizzato un evento di massa non autorizzato.20
Il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov ha dichiarato: “Si è trattato evidentemente di una provocazione e sappiamo con certezza che gli organizzatori della manifestazione, tramite internet hanno promesso denaro a tutti coloro avessero aderito alla manifestazione non autorizzata ed in un luogo vietato alle manifestazioni. Ciò ha avuto effetto principalmente su ragazzi minorenni.“
Il 12 giugno 2017, Naval’nij è stato arrestato di fronte l’ingresso della propria abitazione e sottoposto ad arresto amministrativo per 30 giorni (poi ridotto a 25), in quanto aveva postato su Internet chiamate per un’adunanza di protesta non autorizzata su una delle principali vie di Mosca, Corso Tverskaja, diverso dal luogo concesso per la manifestazione dall’autorità municipale.21 22 23 24
Per la manifestazione infatti era stato concesso il Parco Sokolnik, uno spazio enorme sempre pieno di gente il fine settimana e capace di contenere anche un milione di persone oppure in alternativa Academician Sakharov Prospect. Gli organizzatori della manifestazione sapevano benissimo che Corso Tverskaja non sarebbe mai stato concesso, per semplici ragioni di sicurezza e viabilità, perché quattro idioti non possono bloccare l’arteria centrale e quindi tutto il centro della città proprio la prima domenica di primavera quando tutte le famiglie sono in giro per la città a festeggiare la settimana di vacanze concesse dalle scuole di tutti gli ordini e gradi. Appunto per questo gli organizzatori avevano chiesto Corso Tverskaja (con neanche una settimana di preavviso), perché non gliela potevano concedere, e proprio per questo hanno svolto la manifestazione lì anche dopo la conferma ufficiale della mancata autorizzazione da parte delle autorità di pubblica sicurezza.7Naturalmente, questo tipo di considerazione non è stata riportata da nessuno dei “geni” del giornalismo occidentale, capaci solo di far inutile rumore come anatre starnazzanti.
Nonostante le autorizzazioni siano necessarie in tutto il mondo per manifestare, pena il carcere o multe salate, dagli ambienti internazionali non si sono fatti attendere commenti alquanto critici nei confronti di Mosca: “Un affronto ai valori democratici fondamentali“, lo ha definito il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti che ha richiesto, non si capisce bene a quale titolo, fermamente il suo immediato rilascio e quello di tutti gli altri fermati. Anche Federica Mogherini, Alto Rappresentante della Politica Estera dell’Unione Europea, ha condannato il governo russo perché secondo lei “impedisce l’esercizio delle libertà fondamentali di espressione, associazione e assemblea pacifica“.7 Veramente senza logica tali dichiarazioni! Vorrei sapere quale sarebbe stata la risposta delle autorità di fronte ad una qualsiasi manifestazione non autorizzata sulla Quinta Strada di New York oppure a Via del Corso a Roma. Qualora foste curiosi riguardo tale tipo di reazione da parte delle autorità, non vi invito a provarci!
Ciò che risulta comunque incomprensibile è che istituzioni statunitensi e dell’Unione Europea, ritengano di avere giurisdizione su uno Stato come la Federazione Russa. E’ una concezione di diritto molto ipocrita quella che queste istituzioni nutrono. Si ritengono depositarie non solo di legalità, ma anche di altissimi comandamenti morali, così eccelsi ed indiscutibili da essere validi oltre ogni confine.
Il 29 settembre 2017, Naval’nij è stato nuovamente arrestato mentre stava per partecipare ad una manifestazione non autorizzata a Nižnij Novgorod.25 26
In risposta a questi arresti, Naval’nij si appellò ai Paesi occidentali per congelare beni finanziari e confiscare proprietà di grandi uomini d’affari russi.27
Insomma, credo che ora siamo in grado di avere una cognizione maggiore sul fatto di chi sia Naval’nij. Rimane lo sconcerto misto al disprezzo nei confronti dei media occidentali. Infatti come il giornalista britannico Peter Hitchens ha scritto sul suo blog: “i media occidentali presi dal loro odio nei confronti di Putin, sono accecati davanti ai difetti dei suoi avversari“.
Luca D’Agostini –
http://www.madrerussia.com/chi-e-navalnij/